Un altro focolaio Covid tra migranti: 22 positivi a Fiesole. Ma per il sindaco «è tutto a posto»
Ancora un focolaio Covid in un centro per migranti. Stavolta succede a Fiesole, dove ben 22 casi positivi sono stati scoperti nel Centro di accoglienza straordinaria di Borgunto. Tutti i migranti contagiati sono giovani sotto i 30 anni e asintomatici. Così il focolaio è emerso per una casualità: uno degli ospiti era entrato in contatto con un positivo ed è stato testato, risultando a sua volta contagiato. Da lì lo screening sugli altri ospiti del centro e la scoperta del focolaio, che potenzialmente poteva non emergere mai. Con tutte le conseguenze del caso.
I migranti positivi al Covid trasferiti negli alberghi sanitari
Nello specifico, spiega un comunicato del Comune di Fiesole, il focolaio di migranti positivi al Covid è emerso dopo che un ospite del Cas, che svolgeva servizio di volontariato in un altro Comune, ha fatto il test, poiché aveva avuto contatti con un positivo. Risultato positivo lui stesso, le autorità sanitarie hanno fatto i test anche agli altri ospiti del centro di accoglienza. La Asl, quindi, insieme alla cooperativa che gestisce il Cas, ha avviato il tracciamento per risalire agli eventuali contatti avuti dai positivi nei giorni scorsi. Intanto per i 22 migranti positivi è scattata la quarantena sotto il monitoraggio dell’Asl. Mentre una riunione urgente in Prefettura ne ha disposto il trasferimento negli alberghi sanitari, che avverrà nella giornata di oggi.
Il sindaco ai cittadini: “Tranquilli, è tutto sotto controllo”
Il sindaco di Fiesole, Anna Ravoni, sulla sua pagina Facebook, ha commentato la notizia scrivendo che “i casi di persone positive, purtroppo, sono in aumento anche a Fiesole”. Inoltre, in un comunicato del Comune si legge che i cittadini possono stare tranquilli e “la situazione è assolutamente sotto controllo visto che i ragazzi in pratica non hanno avuto contatti con l’esterno”. Tranne, evidentemente, quell’unico da cui è partito tutto…