La sai l’ultima? Palestre a rischio, ma club per scambisti aperti. “Purché mantengano la distanza sociale”
La mascherina l’hanno indossata spesso, anche in epoca pre Covid. Ma non è la stessa che si intende comunemente. Sono le coppie italiane che tentano di emulare Tom Cruise e Nicole Kidman in Eyes Wide Shut. In Italia, frequentano i cosiddetti club per scambisti. Circoli che sono aperti, scampati persino ai Dpcm di Giuseppe Conte.
L’esempio del club di scambisti di Bologna
Così è frequente sui giornali locali, leggere notizie come quella di oggi sulle agenzie. A Bologna, è stato sanzionato dai carabinieri di Altedo, nell’ambito dei controlli anti Covid, il titolare di un club per scambisti perché non aveva rispettato il distanziamento tra i clienti seduti e stipati all’interno di una sala da pranzo. Durante l’ispezione, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Bologna hanno rilevato la presenza di ragnatele, aracnidi e scarafaggi nella cucina, mentre i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna sono intervenuti per verificare la parte burocratica relativa ai dipendenti che lavorano nel club.
È solo l’ultimo episodio in ordine di tempo. Un provvedimento analogo è stato preso a Roma, a Testaccio, per un altro club di scambisti. La motivazione è sempre la stessa. Il mancato distanziamento sociale. Il che, ovviamente, rappresenta un paradosso. Un circolo che fa della sua ragione sociale la promiscuità e l’accoppiamento, come fa a rispettare il distanziamento sociale? Paradossi dell’epoca del governo rossogiallo.
Le palestre per restare aperte devono aprire agli scambisti?
E non sfugge il parallelo con le palestre e le piscine. Il censorio presidente del Consiglio ha minacciato la chiusura di tutte le palestre che non rispetteranno le disposizioni in maniera zelante. Allora viene da pensare che, forse, la maniera per salvare circoli sportivi, palestre e piscine e destinarle all’uso come locali per scambisti. I gestori potrebbero iscriversi alla Federsex anziché al Coni. Ente finito nel mirino del governo e di Spadafora, negli ultimi tempi. In piscina, al posto di Federica Pellegrini come testimonial potrebbero arruolare Jessica Rizzo. Mentre in palestra al posto di un campione del pugilato, tanto vale ingaggiare Rocco Siffredi. Con un trucco così, magari, è la volta buona che il nostro governo chiuderà un occhio.