La crociata di Gentiloni (e Ue): stangare la prima casa
Paolo Gentiloni ci svende. Ecco la sua ultima crociata. L’Europa chiede più tasse e lui non batte ciglio. Pronto a pronunciare l’ennesimo “sì”. Un modo per far felice l’Unione, scontentando il popolo italiano. È una faccenda che si gioca tra i corridoi di Bruxelles.
Parliamo di Imu. Quella tassa sulla casa che tanto piace ai burocrati europei. E che potrebbe tornare a gravare, come un macigno, sulle famiglie del Belpaese. Non è uno scherzo. Ma la risposta che il commissario Ue dà all’europarlamentare della Lega, Silvia Sardone. L’esenzione dell’imposta sulla prima casa rappresenta per milioni di italiani un esempio di mitigazione della pressione fiscale, nonché una giusta dispensa dalla contribuzione patrimoniale. Ma chi dovrebbe difendere gli interessi nazionali si ritrova vittima delle pressioni comunitarie.
La Sardone si era così rivolta a Gentiloni (puoi trovare QUI il testo dell’interrogazione): “Tra le indiscrezioni in merito alle raccomandazioni dell’Unione europea all’Italia c’è anche una modifica delle tasse sulla casa. Le raccomandazioni dell’Ue pubblicate a seguito dell’ultima riunione dell’Ecofin dell’anno scorso segnalavano che l’esenzione dell’Imu sull’abitazione principale (prima casa) non è molto apprezzata. La sensazione è che la commissione non valuti positivamente questa esenzione, ma anche il fatto che non sia stato introdotto un meccanismo impositivo progressivo sul mattone in base al reddito familiare”. In particolare, si chiedevano a Gentiloni tre cose: “Se intende chiedere all’Italia di ripristinare la tassa sull’abitazione principale. Se tra le sue richieste all’Italia ci sia l’introduzione di una patrimoniale. E, infine, di indicare la sua posizione sulla fiscalità in Italia”.
La replica (puoi leggere il testo QUI) fa letteralmente venire i brividi a milioni di persone. “Il documento di lavoro dei servizi della Commissione “Relazione per Paese relativa all’Italia 2020″ comprende un’analisi del sistema fiscale italiano”. Nel complesso, i principali problemi individuati dalla commissione sono l’elevato carico fiscale che grava sul lavoro e l’elevato livello di evasione fiscale. L’analisi dimostra che, abolendo l’esenzione dell’Imu sull’abitazione principale (con diversi gradi di progressività) e utilizzando le entrate supplementari per ridurre la tassazione sul lavoro, si fornirebbero maggiori incentivi a lavorare, determinando ripercussioni positive sulla crescita economica.“Soldi Ue? Taglieremo le tasse”. Ma è la “grande balla” di Conte
Poi Gentiloni continua: “Le raccomandazioni specifiche per Paese rivolte all’Italia dal 2012 al 2019 nell’ambito del semestre europeo, adottate dal Consiglio in base a una proposta della commissione, consigliavano di trasferire il carico fiscale dal lavoro verso imposte meno penalizzanti per la crescita, come quelle sul patrimonio. Le raccomandazioni formulate nell’ambito del semestre europeo 2017 specificavano che quest’obiettivo doveva essere raggiunto anche con la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa a carico delle famiglie con reddito elevato”. E infine: “Le raccomandazioni specifiche per Paese relative all’Italia non contengono riferimenti a imposte patrimoniali aggiuntive”.
Su questo tema si è espresso oggi, piccato, il leader del Carroccio Matteo Salvini: “Incredibile ma vero: vogliono tassare la prima casa degli italiani. Lo propone il commissario europeo Gentiloni, nominato dal governo Conte-5Stelle-Pd, rispondendo a una interrogazione della Lega. Avevamo capito che da Bruxelles dovessero arrivare aiuti, non suggerimenti per stangare i cittadini. Il governo non si azzardi a rovinare milioni di famiglie italiane eliminando l’esenzione Imu sull’abitazione principale: ci aspettiamo chiarimenti immediati dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri”.
Dura anche la Sardone: “Altro che aiuti dall’Europa. La priorità per l’Ue è imporre nuove tasse: in una risposta a una mia interrogazione, l’Unione europea chiarisce che il nostro Paese deve fare i compiti a casa, stangando gli italiani. Il commissario Gentiloni, nominato e sostenuto dai partiti di governo, ha scritto nero su bianco quali sono le indicazioni della commissione: per Bruxelles, l’Italia deve tassare la prima casa, eliminando l’esenzione Imu sull’abitazione principale. Invece che ricevere sostegno economico, la commissione ci fa capire che dobbiamo eseguire i loro ordini, andando a colpire il bene principale degli italiani. Lo scopo di questa Europa è chiaro e il governo Pd-5Stelle è pronto a piegarsi senza nulla dire. Via quota 100, in arrivo la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa e magari una patrimoniale in futuro: è questa la ricetta con cui Conte vuole rilanciare l’Italia?”.
Parla anche Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: “È disarmante continuare a leggere, nei documenti della commissione europea, l’invito all’Italia ad aumentare la già spropositata tassazione patrimoniale sugli immobili (l’Imu pesa per 22 miliardi di euro l’anno, 13 in più della vecchia Ici)”. E aggiunge: “Gentiloni ha dichiarato che vi è margine per aumentare il gettito delle imposte patrimoniali ricorrenti. Dipende dai punti di vista, verrebbe da rispondere. Di margine per pagare altre tasse le famiglie italiane non ne hanno di certo, a maggior ragione ora che la pandemia ha eliminato gli ultimi miraggi di redditività dei loro immobili”.
Insomma, l’Europa (come al solito) batte cassa. E poco importa della grave crisi economica che si è abbattuta sui cittadini italiani. Una cosa è certa: Gentiloni e tutto il governo giallorosso sono pronti a svenderci. Barattando l’Italia in nome di un non meglio precisato “dovere” superiore. E mettendo nei guai i già tartassati contribuenti del Belpaese.
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