“Si è colpito con un surgelato per simulare aggressione omofoba”. Bufera sull’influencer Iconize
Aggressione omofoba o finzione per far parlare di sé e alimentare la narrazione del «problema omofobia» in Italia? E’ quanto tutti si stanno chiedendo dell’influencer Iconize, al secolo Marco Ferrero. L’ex fidanzato di Tommaso Zorzi, – altro influencer e attualmente concorrente del Grande Fratello Vip – alcuni mesi fa era arrivato al picco della sua celebrità finendo su tv e giornali per aver raccontato di essere stato aggredito perché gay.
La denuncia
Ferrero aveva postato un video dove mostrava un occhio nero dovuto, a sua detta, ad un pugno ricevuto per strada da un gruppo di tre ragazzi. Tra i molteplici messaggi di solidarietà, l’influencer aveva subito incassato il sostegno di Gaycenter, l’associazione per la difesa dei diritti degli omosessuali. «Sapete che vergogna si prova a essere bullizzati? Le persone pensano di avere qualcosa di sbagliato», era stato il grido di dolore di Iconize.
I dubbi
Fino a qualche settimana fa, quando proprio all’interno della Casa del GF qualcuno ha raccontato una versione differente dell’accaduto. E’ stata la modella Dayane Mello a mettere la pulce nell’orecchio a Zorzi, l’ex fidanzato di Ferrero. Secondo il racconto della Mello, Iconize avrebbe raccontato all’amica Soleil Stasi di essersi colpito da solo e di aver inventato la storia dell’aggressione. Accusa pesante, smentita con forza dallo stesso Ferrero a mezzo social: «Le accuse che mi hanno fatto lui e Dayane sono davvero gravi. Hanno insinuato che mi sia tirato un pugno da solo per inscenare una rissa, un attacco da parte di omofobi per avere visibilità. Io rispondo dicendo che solamente un deficiente, un decerebrato possa fare una cosa del genere (…)», ha dichiarato. «Si tratta di cattiveria gratuita e odio nei miei confronti. Non voglio neanche giustificarmi perché non penso ce ne sia bisogno. Mi fa stare malissimo. Non voglio far parte di questo circuito di me**a, fa pena. Mi dissocio completamente (…) In questo mondo ci lavoro da 10 anni, già prima di Tommaso. Non ho bisogno di essere l’ex di nessuno. Questa storia è al limite del ridicolo».
Un altro colpo di scena
La questione sembrava risolta, ma ieri si è verificato l’ennesimo colpo di scena: nel corso della trasmissione Pomeriggio 5, infatti, è stata invitata a parlare proprio Soleil, l’ex amica di Iconize menzionata all’interno della Casa. La ragazza ha confermato la versione della modella brasiliana concorrente del GF: «Io e Marco alias Iconize eravamo amici. Ho dei suoi messaggi che farebbero capire che non è stato aggredito, ma si è colpito da solo». Un amico avrebbe menzionato un altro dettaglio tra l’inquietante e il ridicolo: «Ho saputo che si è colpito con un surgelato». Dichiarazioni che hanno fatto imbestialire la D’Urso, che aveva ospitato l’influencer nella trasmissione subito dopo il presunto attacco: «Da 13 anni mi batto contro l’omofobia. Ho ospitato Iconize pensando fosse stato vittima di un attacco omofobo. Sono senza parole. Se fosse così, te lo dico: tu non mi usi, ho i brividi». Nel frattempo dai social di Iconize tutto tace.
Certo è che se le accuse della modella in questione si rivelassero vere, verrebbe dimostrato come alcune volte si tende alla strumentalizzazione di episodi che nulla c’entrano con la violenza omofoba, per legittimare politiche Lgbt e attirare l’attenzione. Non a caso, diverse volte, di questi episodi di violenza non si trova traccia negli archivi delle forze dell’ordine, nessuna denuncia, nessun referto, nulla di nulla, solo narrazioni emotive. In altri casi invece, quando le forze dell’ordine sono coinvolte, non mancano i ribaltamenti della situazione che finiscono per dimostrare come una rissa o una aggressione non avessero nulla di omofobo. Questo continuo voler chiamare in causa l’odio finisce per ricordare una sorta di al lupo! Al lupo! reiterato che però – dovrebbe sapere chi strumentalizza – spesso tende sul lungo periodo a ritorcersi contro chi utilizza certe metodologie.
Cristina Gauri