Governo allo sbando. Manca il numero legale e il Dpcm slitta a domani
Un decreto talmente urgente che molti parlamentari della maggioranza giallofucsia oggi non si sono presentati in Aula. Così, mancando per ben due volte il numero legale, è saltato il voto sulla risoluzione della gestione dell’emergenza coronavirus proposta dalla maggioranza stessa. Un flop clamoroso di un governo che si mostra sempre più traballante. E dire che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato pure il nuovo Dpcm che proroga lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. “Nel Dpcm valutiamo l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto, in maniera continuativa in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi”, ha detto Speranza. Peccato che dopo una serie di dibattiti il governo ha dovuto far slittare a domani il Consiglio dei ministri convocato per varare il decreto. Un “incidente” piuttosto imbarazzante insomma, che la dice lunga sulla compattezza dei giallofucsia.
Le reazioni dell’opposizione
“Alla Camera – ha tuonato Giorga Meloni su Facebook – sinistra e Cinquestelle non riescono a garantire il numero legale nel voto sulla loro risoluzione sulle misure di contenimento del coronavirus, nella quale hanno ingannevolmente inserito anche la proroga dello stato di emergenza. È questa maggioranza in frantumi che dovrebbe gestire l’aumento dei contagi, le risorse del Recovery Fund, la stagione complessa che stiamo affrontando? Le cose andranno sempre peggio, come abbiamo ampiamente previsto da mesi”.
Duro anche il commento di Matteo Salvini: “Oggi alla Camera: parlano di emergenza nazionale, litigano e non si presentano in Aula (numero legale mancato DUE volte di seguito). La minoranza di governo si dimostra sempre più inadeguata e incapace”, ha scritto su Facebook il leader leghista.
Le nuove misure
In ogni caso alla fine il nuovo Dpcm passerà, con la maggioranza che punta a trovare una quadra entro domani sera. E stando a quanto trapelato non dovrebbero esserci grosse novità riguardo alle nuove misure restrittive. Si va verso l’obbligo della mascherina all’aperto e multe salatissime per chi violerà il divieto di assembramento. Il decreto dovrebbe entrare in vigore, salvo ulteriori slittamenti, da dopodomani.
Per quanto riguarda le multe previste, stando a quanto riferito da Speranza, nel caso di “mancato rispetto delle misure di contenimento”, si prevede una “sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000”.
Cifre impressionanti che dovrebbero pagare anche i gestori dei locali che non dovessero far rispettare i divieti e che potrebbero subire un’ulteriore sanzione amministrativa accessoria: la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Inoltre, “chi ha contratto il Covid-19 ma non rispetta le restrizioni può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro”.
Alessandro Della Guglia