Il maltempo fa crollare 12 ponti: “Il governo pensa alla Luna”
Gravi danni causati dal maltempo nelle regioni del Nord Italia. Particolarmente colpito il Piemonte che ha registrato danni ingenti e il crollo di un ponte nel Cuneese.
Nella Val Roya infatti è caduto il ponte romanico sulla strada statale che collega il paese e Saint Dalmas. In seguito al cedimento, il comune di Tenda è rimasto isolato. La situazione è risultata subito drammatica perché, a causa dell’acquedotto rimasto distrutto verso le 22 di venerdì 2 ottobre, i collegamenti sono diventati impossibili e molta gente è rimasta letteralmente bloccata tra le due frane a Vievola e sotto il tunnel di Tenda.
Una dozzina i ponti crollati a causa del maltempo
Maltempo che si è abbattuto con violenza anche in provincia di Novara, dove le forti piogge e la violenza delle acque del fiume Sesia, ingrossato, hanno fatto crollare il ponte che collega Romagnano Sesia con Gattinara, nel vercellese. Il ponte, che era stato riaperto alla circolazione verso le 12.30, si è spaccato in due nel primo pomeriggio. Durante la notte era stato infatti chiuso per precauzione. Come ha spiegato ad Agi Alessandro Carini, primo cittadino di Romagnano: “Avevamo chiuso durante la notte per motivi di precauzione. Poi questa mattina, dopo esserci confrontati con altri amministratori, a cominciare dal sindaco di Gattinara Daniele Baglione, oltre che con il consorzio irriguo Est Sesia, abbiamo deciso di riaprire”. Circa un’ora dopo la riapertura si è verificato il crollo. Si trattava di uno degli snodi fondamentali della viabilità tra le province di Novara e Vercelli ed era stato costruito negli anni ‘60, nello stesso luogo dove era crollato un altro viadotto. I lavori di ristrutturazione erano terminati nel 2009.
Un altro ponte è crollato questo pomeriggio, verso le 15.30, questa volta nel Piacentino. Si tratta del Ponte Lenzino di Corte Brugnatella, sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia. Al momento sembra non ci fossero veicoli in transito e non risultano feriti. Per adesso, la strada di collegamento tra Piacenza a Genova è chiusa. Lo scorso gennaio il ponte era stato oggetto di alcuni interventi di messa in sicurezza. A causare il crollo potrebbe essere stata la piena del fiume Trebbia in corso nelle ultime ore. Situazione tragica in Liguria dove il maltempo, ancora una volta, ha piegato diversi comuni.Maltempo, morto vigile del fuoco: un disperso in Piemonte. Esonda il Roya a Ventimiglia
A Ventimiglia si contano i danni
Particolarmente colpita Ventimiglia che si è svegliata sommersa dal fango. Il primo cittadino, Gaetano Scullino, ha detto all’AdnKronos: “Questa per noi è una botta enorme, dopo la pandemia e l’economia a zero adesso questa esondazione del fiume Roya che ha sommerso tutta la città con 1 metro e 70 di fango, portato via un ponte, un pezzo di strada, distrutto l’acquedotto, i collegamenti per le acque nere, cavi elettrici: una botta non solo alle opere pubbliche, ma un colpo enorme e aggiuntivo a commercianti, imprenditori, concittadini, che stavano uscendo da una grande difficoltà e ora si trovano con negozi allagati, auto distrutte, magazzini sommersi dal fango”. Nelle prossime ore si inizierà a pensare alla stima dei danni. Sicuramente ingenti, visto che, solo il ponte portato via dall’acqua, uno dei simboli della cittadina, la passerella turistica “Squarciafichi”, costa circa 7milioni di euro.
Sembra che in tutto, considerando anche i ponti sulle statali, quelli pedonali, le passerelle turistiche e gli antichi ponti medievali, si arrivi a una stima di 12 crolli. Tra questi, da sottolineare il crollo del viadotto a Gaby, in provincia di Aosta. A Vessalico, in provincia di Imperia, ci sarebbe stato invece il cedimento del ponte Manfredi. Lo stesso anche a Crevacuore, nel Biellese, dove l’asfalto di una strada provinciale è finito nell’acqua dello Strona.
E il governo pensa a sbarcare sulla luna
In ministro Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, ha dichiarato: “Oggi, per il maltempo, due ponti caduti in provincia di Vercelli e in provincia di Piacenza. Potevano essere due tragedie. La settimana scorsa il Governo annunciava trionfalmente che siamo pronti a sbarcare sulla Luna nella prossima missione con gli Stati Uniti, addirittura il ministro Fraccaro ha dichiarato che andremo a colonizzare la Luna. Intanto però a casa nostra crollano i ponti, per fortuna deserti, altrimenti saremmo qui a piangere chissà quanti morti… Al posto di pensare allo spazio perché non facciamo manutenzione ai nostri ponti? Su questo però vogliamo chiarimenti dal ministro delle Infrastrutture, sperando che per i Governo non sia normale che i cavalcavia crollino…”. Sulla Luna non ci sono ancora ponti da far crollare.
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