Il ridicolo ballo di gruppo delle femministe contro Salvini: una scena pietosa (video)
Non bastavano i centri sociali e la sinistra degli odiatori. A Catania in piazza contro Salvini ci sono anche le femministe. Questa volta oltre ad insultare ballano. In pratica, si tratta di un balletto per un flash mob antileghista. La musica e il ritmo ricordano un lontanamente Gioca Jouer, quel ballo di gruppo lanciato da Claudio Cecchetto nel 1981 che faceva tanto impazzire le generazioni di quel tempo. «Dormire, salutare, autostop, starnuto, camminare, nuotare, sciare, spray…». Nulla a che vedere, chiaramente, con la pietosa esibizione delle femministe.
Femministe contro Salvini
I filmati, come scrive il Giornale, sono due. Il primo è stato pubblicato un paio di giorni fa sulla pagina “Mai con Salvini – Sicilia”. Ovvero gli organizzatori della contro-manifestazione indetta per domani in piazza Trento a Catania. La sinistra degli odiatori è super riscaldata in vista dell’avvio del processo sul caso Gregoretti. Che vede il leader del Carroccio accusato di sequestro di persona. Da tre giorni leghisti e anti-leghisti si sfidano. Da una parte c’è la Lega che ha organizzato incontri e comizi. Dall’altra ci sono i flash mob di femministe, antirazzisti e centri sociali e chi più ne ha ne metta. Il video che circola sul web è davvero imbarazzante.
Il balletto delle attiviste “Non una di meno”
E se quello non bastava, ecco comparire il secondo video. Ieri sera davanti al porto si sono ritrovate le attiviste di “Non una di meno” che si sono esibite nel balletto provato alcuni giorni prima. Il titolo, come scrive il Giornale, pare sia: Un violador en tu camino. Basta ascoltare le parole per rendersi conto che il testo è un ammasso di slogan e insulti: «Lega criminale», «amica dei padroni» e che «si fotte gran milioni». Per non parlare poi delle parole offensive ai leghisti. Che vanno da “antiabortisti” a “razzista”, passando per “obiettore” fino a “feccia criminale”.
«Allerta, allerta, allerta…»
Ecco il loro canto. «Allerta allerta, allerta che cammina, lotta transfemminista dalla sera alla mattina che tremi che tremi che tremi ogni razzista, oggi Catania è tutta antirazzista». E ancora: «Col razzismo non ci fregate chi stupra è un uomo e non un immigrato». «La società dei preti e dei padroni: violentano le donne, difendono gli embrioni». E infine «l’aborto non è colpa, non è reato: obiezione di coscienza, violenza dello Stato».