La furia dei clandestini in fuga: pestano un poliziotto e gli rompono la testa. Faccia di bronzo di Lamorgese: “Solidarietà”
Caos al centro di accoglienza di Villa Sikania, a Siculiana (Agrigento): i migranti, durante l’ennesimo tentativo di fuga, hanno ferito un agente delle Forze dell’ordine. Circa dieci “ospiti” del centro riservato a chi, dopo lo sbarco, deve trascorrere la quarantena per il coronavirus, mercoledì pomeriggio hanno oltrepassato le inferriate della struttura, iniziando a correre sulla ormai famigerata Strada Statale 115 teatro da settimane di scorribande e disordini. Stavano tentando di disperdersi e darsi alla macchia ma un poliziotto del Reparto Mobile, aggregato per l’emergenza immigrazione alla questura di Agrigento, ha tentato di fermarli: aggredito e strattonato, ha riportato delle ferite a testa e spalla. Soccorso e trasportato all’ospedale “San Giovanni di Dio”, ha riportato un trauma cranico ma non è in gravi condizioni.
Dal Viminale, la ministra degli Interni Luciana Lamorgese ha espresso “vicinanza e solidarietà” di rito al poliziotto, ringraziando le forze dell’ordine per la “grande dedizione e professionalità” dimostrate. Ma i sindacati degli agenti da tempo denunciano le condizioni di lavoro impossibili e la totale mancanza di sicurezza fisica e sanitaria. Gli stessi residenti di Siculiana sono allo stremo: “Non possiamo continuare a vivere così, siamo spaventati e stanchi”, raccontano a Il Giornale.
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