I tunisini speronano la Gdf. Pioggia di fuoco con 400 colpi
Sono 400 i colpi partiti da una motovedetta veloce 2000 della Gdf di Vibo Valentia che è stata speronata da un peschereccio tunisino.
Ieri in porto a Lampedusa era approdato un barchino con 40 tunisini che ha attirato l’attenzione della Guardia costiera, partita subito dopo per verificare se vi fossero nei paraggi delle navi madre. Arrivati a poche miglia dalla costa hanno individuato tre pescherecci, in acque territoriali italiane, che facevano finta di pescare. È stato intimato l’alt a uno dei natanti, ma l’equipaggio ha tirato a dritto. Così la Guardia costiera, che ha solo un armamento leggero personale, ha chiesto l’intervento di una motovedetta delle Fiamme Gialle. Sparatoria tra motovedetta della Gdf e peschereccio tunisinoPubblica sul tuo sito
Sul posto sono arrivate due imbarcazioni militari, che hanno nuovamente intimato l’alt al peschereccio, che prima ha speronato l’imbarcazione della Finanza e da cui subito dopo è partito un colpo di pistola. A quel punto il comandante ha dato l’ok per la risposta al fuoco. Sono partiti 400 colpi, mentre dalla seconda motovedetta, arrivata da Cagliari, si è tentato l’arrembaggio. Pare un finanziere sia anche finito in mare, ma subito dopo è stato recuperato. Il barcone straniero, il Mohamed Ahmed, ha rallentato solo perché la cima del parabordo è finita nell’elica. Non ci sono feriti né tra gli uomini delle Fiamme Gialle, né tra i presunti scafisti, subito dopo accompagnati in porto. Sono scattate le manette per il comandante dell’imbarcazione con l’accusa di rifiuto di obbedienza a nave da guerra e resistenza o violenza contro nave da guerra. Il peschereccio ora è a Lampedusa in stato di fermo. Inseguimento tra motovedetta della Gdf e peschereccio tunisino: spari in marePubblica sul tuo sito
Da mesi i lampedusani lamentano la presenza di pescherecci tunisini nelle acque territoriali. Poco meno di un mese fa l’imbarcazione di un pescatore lampedusano era stata speronata. Sul fatto è intervenuto l’ammiraglio a Nicola De Felice: “Spero vivamente – ha detto – che la giustizia italiana punisca con la massima severità l’equipaggio del peschereccio tunisino sequestrato in queste ore dai nostri militari della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera nel porto di Lampedusa”. E ancora: “Mi giungono voci non ancora confermate che la motopesca non si sia fermata all’alt e abbia addirittura sparato contro i militari. Auspico che venga fatta luce al più presto sull’accaduto.
Lampedusa, Guardia di Finanza abborda e sequestra peschereccio tunisinoPubblica sul tuo sito
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