Pensioni, Conte lacrime e sangue. Abbraccia la Fornero: meglio disfarsi di quota 100
Giuseppe Conte si piega definitivamente a un altro diktat del Pd: quello sulle pensioni con l’abolizione di Quota 100. “È un progetto triennale ed era un progetto di riforma che suppliva a un disagio sociale che si era creato. Quello di persone che si sono viste allontanare di molti anni la finestra pensionistica. Scadrà l’anno prossimo, come ricordato. Il rinnovo di Quota 100 non è all’ordine del giorno”, ha assicurato il premier in collegamento con il Festival dell’economia di Trento.
L’ira di Salvini: “Non consentiremo il ritorno alla Fornero”
L’annuncio ha suscitato l’ira di Matteo Salvini. ”Vogliono tornare alla Legge Fornero!?!?! La Lega – ha avvertito il leader della Lega – non glielo permetterà, promesso. Non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani. #forneromaipiù”. E critico è stato anche il senatore ex Cinque Stelle Gianluigi Paragone, che ha dato una lettura tutta politica della mossa del premier. “È chiaro – ha sottolineato Paragone – che Conte sta facendo di tutto per cancellare le tracce del suo primo governo”. “Io credo, se non erro – ha proseguito il fondatore di Italiexit, interpellato dall’agenzia di stampa Adnkronos – che fosse già nell’accordo con il Pd un ripensamento su Quota 100, quindi non mi sorprende”.
Renzi esulta e tenta di intestarsi la “svolta” sulle pensioni
Eppure il premier, che comunque aveva già fatto capire di essersi consegnato al Pd anche sul tema delle pensioni, su Quota 100 non era mai apparso così netto. E quanto questa accelerazione sia tutta politica e da leggere nell’ottica del voto alle regionali, che ha fatto alzare la testa ai Dem, lo dice anche un altro indicatore: il tentativo di Renzi di intestarsi la “svolta”. “L’abolizione di Quota 100 è una svolta importante. Dopo aver cambiato linea in Europa, torniamo alla serietà sulle pensioni rimediando ancora ai danni del governo populista. Prossimo obiettivo: il Mes“, ha scritto su Facebook Renzi, in questi giorni impegnato in uno sforzo immane per cancellare i deludenti risultati del suo partito alle regionali e accreditarsi una centralità che nei fatti non esiste.