Il requiem di Bertinotti: “La sinistra è morta, irrilevante, pensa solo alla sopravvivenza”
Così morta da dover “rinascere dalle sue ceneri”. Perché il giochetto della “sopravvivenza”, ormai, davvero non può più reggere. Fausto Bertinotti interviene sul risultato delle regionali e certifica che il Pd ha poco da festeggiare.
Bertinotti stronca la sinistra politica: “È morta”
Per Bertinotti “l’importante è smetterla con la concezione della sopravvivenza. La sinistra deve rinascere dalle sue ceneri inserendosi con forza, come sta facendo in alcune realtà, nella società, cercando di capire e di passare all’azione. Deve stare dentro i fenomeni inediti e non continuare a porsi il problema della continuità. Non serve”. Dunque, l’ex segretario di Rifondazione Comunista identifica per la sinistra una crisi profonda, della quale le forze coinvolte stentato a comprendere il contesto, “il perché, che – spiega in una intervista al Quotidiano nazionale – è insieme della politica e della democrazia”. Bertinotti non salva alcuna componente della sinistra. Per lui in questa crisi “innesta la debolezza della sinistra cosiddetta rivoluzionaria, ma anche di quella cosiddetta riformista“. E allora occorre “un’analisi radicale e volutamente provocatoria. Basta con le vecchie categorie. Basta col Novecento. Ribaltiamo il nostro modo di ragionare. La sinistra politica tradizionale è morta. Non esiste più”.
Il vuoto nella rappresentanza italiana
Il giudizio è impietoso: “La sinistra – rimarca l’ex presidente della Camera – è altrove. Nella società. Confusa, frastagliata. La sinistra civile esiste. Però si basa su presupposti diversi. Le sigle che vediamo sono irrilevanti. Le novità vanno cercate altrove. Ad esempio negli Stati Uniti con le proteste degli ultimi mesi. Oppure in Francia: a Marsiglia, dopo un quarto di secolo, si è riconquistata la guida della seconda città transalpina con una formazione rosso verde tutta nuova, inedita, che si occupa di problemi veri, tangibili, reali. Un po’ come era successo con Podemos in Spagna. Ecco, la sinistra – conclude Bertinotti – si è inabissata nella società, ma non ha rappresentanza politica vera. O, se la ha, è irrilevante”.