Il Fisco sui nostri conti correnti Come difendersi dai controlli

Il Fisco mette sotto la lente dโingrandimento i nostri conti grazie agli strumenti a disposizione dellโAgenzia delle Entrate: รจ come lโocchio del grande fratello pronto ad intervenire quando scatta un campanello dโallarme per combattere lโevasione fiscale.
Come ci spia il fisco
In passato, i conti correnti dei pensionati e dei dipendenti erano meno soggetti a controlli, lโattenzione si concentrava maggiormente su professionisti e partite Iva.
Oggi non รจ piรน cosรฌ. Le indagini bancarie avvengono con un controllo telematico tramite lโAnagrafe dei Rapporti Finanziari, una sorta di enorme archivio che raccoglie i dati inviati periodicamente dalle stesse banche. Uno degli strumenti di controllo รจ il cosiddetto risparmiometro, un algoritmo che verifica entrate e uscite sui conti correnti. Lโaccertamento da parte del fisco si attua, ad esempio, quando i risparmi sul conto sono eccessivi rispetto ai redditi dichiarati o quando i momenti bancari diventano โsospettiโ.
Cosa dice la legge. Lโart. 32 del DPR 600 del 1973, cosรฌ come abbiamo giร trattato nelle pagine de ilgiornale.it, dice che i versamenti di contanti sul conto o i bonifici che riceviamo generano una โpresunzioneโ, si presume che si tratti di redditi: lavoro o locazione poco importa perchรฉ vengono comunque considerati redditi fino a prova contraria. Il Fisco controllerร se quelle somme sono state indicate regolarmente nella dichiarazione dei redditi, altrimenti verrร avviato un accertamento fiscale. A quel punto, lโAgenzia delle Entrate presume di trovarsi di fronte ad un evasore che, a quel punto, deve dimostrare di non esserlo indicando che quel denaro non รจ frutto di redditi in nero.
I tre strumenti
Risparmiometro. Gli strumenti dellโAgenzia delle Entrate sono praticamente tre: risparmiometro, superanagrafe e Isee. Il risparmiometro รจ un algoritmo che verifica entrate e uscite dei conti correnti e, quando vengono rilevate incongruenze tra quanto presente sul conto e quanto sostenuto nella dichiarazione dei redditi, scattano i controlli dellโAgenzia delle Entrate. Il controllo scatta se dallโanalisi di questi dati dovesse risultare uno scostamento del 20% tra entrate e uscite sul conto corrente. Di solito, a far scattare lโallarme del Fisco sono tutte quelle operazioni che muovono importi superiori ai 5.000 euro come i bonifici effettuati per lโacquisto di auto e immobili oppure quando si trasferisce del denaro allโestero.
La superanagrafe. Lโalgoritmo si avvale dellโaiuto della superanagrafe, una sorta di database (ne abbiamo parlato dettagliamente in questo focus) costituito dai dati di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza: ovviamente, lโaccesso ad una mole di dati cosรฌ grande apre un gran dibattito sugli aspetti legati alla privacy e alla protezione dei dati personali. Sulla base di queste informazioni viene stilata la lista dei contribuenti a rischio evasione da trasmettere agli uffici provinciali dellโAgenzia delle entrate per lโeventuale accertamento. ร molto semplice spiegare come lo Stato conosca tutti i nostri movimenti bancari. La legge, infatti, obbliga tutti gli istituti di credito, le poste e gli operatori finanziari di comunicare allโanagrafe tributaria, entro il 31 marzo di ogni anno, lโelenco di ogni singolo saldo e movimento bancario e postale e di ogni rapporto finanziario relativo ai propri clienti.
LโIsee. Infine, il terzo strumento nelle mani del Fisco per effettuare accertamenti sui conti correnti รจ rappresentato dal modello Isee e, nello specifico, dai dati autodichiarati dal contribuente. Dal 1ยฐ gennaio 2020, con lโavvio della Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) precompilata in via sperimentale, sono partiti i controlli sui conti correnti dichiarati dai contribuenti. Lโocchio vigile del fisco, oltre ad i conti correnti, controlla anche il deposito di titoli, i conti deposito, i buoni fruttiferi postali, conto terzi, gli investimenti in societร di gestione collettiva del risparmio ed i prodotti assicurativi.
Come ci si puรฒ โdifendereโ?
Ogni contribuente, per non farsi trovare impreparato, dovrร essere in possesso di tutta la documentazione necessaria per dimostrare che non sono avvenute attivitร illecite. Nel caso in cui fosse convocato da un funzionario del fisco, dovrร โdifendersiโ giustificando le anomalie. โQuesti sono tutti metodi di controllo preventivo indiretto, si tratta di accertamenti senza bisogno di autorizzazioniโ, ci dice lโavvocato Luisa Landro, appartenente al Foro di Parma, riferendosi a quanto elencato in precedenza. Lโutente potrebbe anche non sapere di trovarsi sotto lโocchio del ciclone, ed รจ bene quindi sapere prima cosa fare per potersi preparare. โIo le definirei norme di buona condotta, non bisogna eludere il pagamento delle tasse ma a volte puรฒ capire che, anche dichiarando in buona fede, si incorre in qualche errore dellโalgoritmo previsto dal risparmiometroโ.
Come funziona. Lโavvocato ci ha spiegato che il fisco fa delle โpresunzioniโ, quindi presume, attingendo da fonti quali le banche che dichiarano saldi e giacenze di inizio e fine anno sui conti correnti. Se risulta qualche incongruenza, lโAgenzia delle Entrate si attiva. โI nostri redditi devono essere dichiarati ma potremmo averne altri, come ad esempio unโereditร o se un familiare regala dei soldi per la casa, o una giocata al lottoโ. Dal momento che queste entrate non derivano da unโattivitร lavorativa, รจ bene che siano comunque sempre tracciabili. โLa banca fa scattare lโallarme dai 5mila euro in su anche se lโobbligo parte dai 10milaโ, afferma lโavvocato.
Perchรฉ conviene sempre il tracciamento. โSe un padre regala 5mila euro al figlio per compare la macchina, conviene fare un bonifico con la causale specifica in modo che, se un domani dovesse esserci un controllo, cโรจ un documento che specifica che la somma รจ provenuta dal conto corrente paterno con una specifica causaleโ, afferma lโavvocato Landro.
Altre casistiche. Nel caso di unโereditร , ad esempio, anche in questo caso conviene avere metodi tracciabili, come gli assegni o i bonifici. Per le vincite al gioco, invece, non ci sono problemi e posso versarle direttamente sul conto corrente come quando accade per le vincite con le agenzie di scommesse. In automatico cโรจ giร il tracciamento. Unโaltra cosa da tenere in considerazione รจ lโopposto, quando non si preleva alcuna somma di denaro dal conto corrente per un anno.โร un altro campanello dโallarme, il fisco mi puรฒ chiedere come abbia fatto a vivere in quellโannoโ. Unโaltra questione che ci ha riferito lโavvocato riguarda lโaccesso alle cassette di sicurezza nelle banche. โSe si fanno troppi accessi, le banche comunicano i movimenti allโAgenzia delle Entrate ed un accesso al mese potrebbe destare sospetto ed attivare un controlloโ. Un altro consiglio dellโavvocato รจ di non cambiare troppa valuta estera. โSe si cambia una somma ingente di valuta estera, ad esempio il dollaro in euro, potrebbe far insospettare il fisco per il rientro di capitali illegaliโ.
E la privacy? Ma tutto ciรฒ, lede la privacy o no? โLo Stato fa riferimento ad un interesse superiore che รจ quello per la collettivitร โ, ci dice lโavvocato Landro. โPerรฒ, effettivamente, il garante ha detto che il cittadino, ignaro e controllato da questa lente gigantesca, deve pure avere qualche strumento per difendersiโ. Proprio il garante mette a disposizione un modulo per tutti i cittadini affinchรฉ si possa chiedere allโAgenzia delle Entrate i dati che risultano allโAnagrafe Tributaria. Cosรฌ, il cittadino ha un metodo per sapere il fisco cosa controlla, quali conti correnti e quali depositi, se รจ andata a vedere le ultime dichiarazioni dei redditi piuttosto che le fatture di spesa.
Insomma, lโimportante รจ dimostrare sempre quanto e come si รจ speso e come si รจ guadagnato il denaro.
il giornale.it