Carlo Taormina da oggi è proprietario della villa di Cogne di Annamaria Franzoni: approvato il pignoramento
L’avvocato Carlo Taormina da oggi – venerdì 18 settembre – ha una villetta in montagna: è quella maledetta di Cogne della famiglia Franzoni-Lorenzi. Il tribunale di Aosta ha infatti approvato il pignoramento della casa. Il giudice Paolo De Paola ha infatti respinto le richieste di Annamaria Franzoni e del marito Stefano Lorenzi, di sospensione dell’esecuzione immobiliare. La famiglia Franzoni-Lorenzi deve infatti all’avvocato Taormina 275mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi per la sentenza passata in giudicato a Bologna, per il quale Annamaria Franzoni è stata condannata a 16 anni di carcere per aver ucciso il figlio Samuele di tre anni. Omicidio avvenuto proprio nella villetta in questione.
Onorari, quelli di Taormina, lievitati a 450 mila nell’atto di pignoramento. Taormina, assistito dal figlio Giorgio, nei mesi scorsi ha pignorato l’unico bene aggredibile, cioé metà della proprietà immobiliare dove Franzoni, ora residente sull’Appennino bolognese, era tornata per qualche giorno una volta riacquisita la libertà. Franzoni e Lorenzi, assistiti dagli avvocati Maria Rindinella e Lorenza Parenti, nei mesi scorsi avevano sostenuto che villetta di Cogne non fosse pignorabile perché facente parte di un fondo patrimoniale, costituito nel 2009. Argomentazioni respinte nell’ordinanza dal giudice poiché la costituzione del fondo, fatta da Lorenzi in qualità, all’epoca, di tutore della moglie, interdetta a seguito della condanna penale, è ricollegabile alla vicenda processuale di Franzoni che, per il suo stato, non poteva occuparsi dei bisogni materiali e morali della famiglia. Sulla vendità dell’immobile pende tuttavia un giudizio nel merito che il giudice invita a fissare entro il 30 ottobre ad Aosta.