Germania e Scozia, scuole aperte da un mese: nessuna impennata dei contagi
In Germania le scuole hanno riaperto un mese fa, dopo la chiusura imposta a causa dell’emergenza coronavirus come negli altri Stati dell’Ue. E’ importante osservare come vanno le cose adesso in terra tedesca perché in nessun’altra nazione europea è iniziato prima l’anno scolastico. Pochi giorni dopo la riapertura degli istituti è scattato l’allarme, perché in Germania si sono verificati 31 focolai e circa 150 casi riconducibili alle scuole, stando a quanto riferito dal Robert Koch Institute. Ora però gli epidemiologi si dicono cautamente ottimisti, perché di fatto dopo quattro settimane il riavvio dell’anno scolastico non ha comportato un incremento significativo dei contagi.
Le scuole non c’entrano
Secondo gli esperti è fondamentale notare come l’aumento dei casi in Germania non sia affatto riconducibile alla riapertura delle scuole. “Sembra una situazione rassicurante. Non ci sono stati grandi focolai. Ci sono stati casi singoli che siamo riusciti a gestire”, ha infatti affermato Johannes Huebner, presidente della German Society for Pediatric Infectious Diseases. ”L’importante è mantenere basso il numero (dei contagi, ndr) nella comunità – ha specificato Huebner al Washington Post – E’ per questo che gli Stati Uniti avranno problemi”. A cosa è dovuto allora l’aumento generale dei casi registrato anche in Germania nelle ultime settimane? I medici tedeschi ritengono che sia per lo più riconducibile ai viaggi estivi dei cittadini, un po’ come negli altri Paesi europei.
Scozia, situazione analoga
”Mi aspettavo la chiusura di più scuole”, ha dichiarato Tobias Kurth, direttore dell’ospedale dell’Istituto superiore della sanità di Berlino. ‘‘La paura era che potesse circolare tra i bambini. E finora non è successo per niente’‘, ha poi precisato Kurth. Certo, qualcuno potrebbe pensare a un’eccezione tedesca, che di per sé non è sufficiente a rasserenare gli animi. Eppure anche in Scozia, dove le scuole hanno riaperto a metà agosto, la situazione è molto simile a quella della Germania: nessuna impennata di contagi. Anche nel Paese più settentrionale del Regno Unito gli studenti risultati positivi hanno contratto il coronavirus fuori dagli istituti scolastici.
Eugenio Palazzini