La Meloni ora demolisce Zingaretti con una foto
Nel medioevo in Europa imperversava la caccia alle streghe, oggi in Italia quella ai “negazionisti” anche da parte di chi, già con il “paziente uno” ricoverato a Lodi a febbraio, si faceva fotografare in mezzo alla folla, lanciando messaggi completamente opposti a quelli sbandierati oggi.
È il caso di Nicola Zingaretti, che oggi si professa paladino della battaglia contro il covid, ma il 27 febbraio dichiarava che “la cosa più importante è riaccendere l’economia”. A smascherare, ancora una volta, l’incoerenza del governatore della Regione Lazio ci ha pensato Giorgia Meloni su Facebook, parodiando il post su Facebook di Nicola Zingaretti.Aperitivo, incontri e interviste: le ultime tappe di Zingaretti“Il Covid non si nega, si combatte”, scrive oggi Nicola Zingaretti in una foto che lo ritrae con la mascherina in un post in cui invita i suoi sostenitori a fare lo stesso, cambiando la loro immagine del profilo e sostituendola con una che riporti lo stesso messaggio. Decisamente un autogol per il segretario del Partito Democratico, come fatto notare da Giorgia Meloni. Il leader di Fratelli d’Italia ha deciso di utilizzare il tool messo a disposizione da Zingaretti per dimostrare le fondamenta ipocrite e contraddittorie del messaggio veicolato. La Meloni ha utilizzato la stessa scritta “il covid non si nega, si combatte”, e l’ha sovrapposta allo scatto di Zingaretti durante il famoso aperitivo del 27 febbraio a Milano, dopo il quale, pochi giorni dopo, risultò positivo al Covid e pausintomatico. “Il Covid non si nega. Si combatte. Diffondiamo il messaggio contro la follia dei negazionismi“, scrive Giorgia Meloni nel post, irridendo il segretario del Pd.
“Non bisogna distruggere la vita o diffondere il panico. Quindi bisogna dare segnali di ripresa e rilancio”, diceva Nicola Zingaretti sui Navigli di Milano a fine febbraio, circondato dai giovani dem. Mattia, il paziente uno, era già ricoverato da una settimana e i ricoveri in terapia intensiva si moltiplicavano di giorno in giorno nel Paese. Nulla a che vedere con quanto accade oggi, quando a fronte di una crescita dei contagi la maggior parte sono asintomatici. Giusta, quindi, la presa di posizione di Giorgia Meloni, che utilizza la stessa moneta per mostrare che quelli che oggi puntano il dito contro chi crca di smorzare gli allarmismi, sono gli stessi che mentre il virus galoppava a tutta velocità nel Paese ne negavano la pericolosità tra inviti ad aperitivi e feste, assembramenti, baci, abbracci e strette di mano.
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