Firenze, violenta rissa a colpi di coltelli da cucina e a serramanico: immigrati albanesi sotto accusa
Prima la rissa violentissima tra immigrati albanesi. Poi le indagini e gli arresti domiciliari. Sotto accusa un trentenne e altri quattro connazionali, tra cui una donna. Sono indagati con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per ciò che è accaduto a Figline Valdarno. Uno scontro, cioè, che ha visto contrapposto un nucleo familiare di quattro persone e un altro connazionale. Il tutto, è al culmine di una discussione economica per dei lavori edili non saldati.
Immigrati albanesi si affrontano a Figline Valdarno
In piena serata, i carabinieri hanno ricevuto varie segnalazioni da persone che passeggiavano lungo il corso cittadino. In base alla ricostruzione, la lite tra due uomini ha poi coinvolto vari familiari che si sono affrontati con coltelli da cucina e a serramanico. Per colpirsi hanno usato anche manubri per pesi da palestra.
Le gravissime conseguenze della rissa
A seguito della rissa tra gli immigrati albanesi, una persona ha riportato un trauma cranico con contusione della spalla sinistra. Una seconda persona ha dovuto ricorrere alle cure in ospedale per un politrauma con multiple ferite lacero contuse sul cuoio capelluto e sul braccio destro, oltre alla frattura del seno mascellare, dell’orbita e dello zigomo sinistri. Un terzo soggetto è stato ferito all’addome, al diaframma e al torace. L’hanno ricoverato al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli dove l’hanno giudicato in pericolo di vita. Perciò l’hanno sottoposto ad alcuni interventi chirurgici.
Le misure disposte dal Tribunale
Sono perciò scattate le misure disposte dal gip del Tribunale di Firenze nei confronti degli immigrati albanesi. In particolare, un trentenne residente a Figline e Incisa Valdarno è agli arresti domiciliari perché indagato per rissa e tentato omicidio. Invece, gli altri quattro, coindagati per il reato di rissa, hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.