“L’ho trovato dove nessuno cercava”. Parla il volontario che ha scoperto i resti del bimbo
Gli investigatori non hanno la certezza assoluta ma tutto fa pensare che i resti trovati a Caronia, poco distanti dal traliccio e da dove pochi giorni va è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, siano del piccolo Gioele Mondello.
A ritrovarli è stato Giuseppe Di Bello, carabiniere in congedo di Capo d’Orlando, volontario nelle ricerche nelle campagne che costeggiano l’autostrada.Caronia, le ricerche del piccolo Gioele: “Hanno trovato alcuni resti”“Trovarlo è stato un dono di Dio”, ha dichiarato l’uomo a caldo pochi minuti dopo la scoperta. L’uomo ha affermato di aver trovato un “corpicino straziato dagli animali”, purtroppo presenti in abbondanza in quelle campagne. Fonti investigative, infatti, riferiscono che i resti siano stati presumibilmente trascinati “o da maiali o da cani”. Ora restano da effettuare i rilievi e le operazioni di riconoscimento per avere la certezza che quel corpicino sia davvero del piccolo Gioele, anche se i dubbi pare siano pochi. L’uomo è visibilmente scosso per la scoperta appena fatta e ha indirettamente risposto a quanti, in queste ultime ore, si domandavano come fosse possibile che pur essendo nei pressi dell’area dove è stata ritrovata Viviana Parisi, fino a oggi non era stato visto quel corpicino. “L’ho trovato dove nessuno cercava”, ha detto il carabiniere in congedo.
Adnkronos ha potuto parlare con alcune fonti investigative, che hanno svelato alcuni dettagli del ritrovamento di Caronia. A ridurre a brandelli il corpo del bambino sarebbero stati gli animali tanto che le squadre di ricerca hanno trovato “il tronco a circa 400 metri dal traliccio dove è stato trovato il corpo della madre Viviana Parisi, e la testa molto distante”. Ora saranno i medici legali ad avere il difficile compito, anche a livello umano, di ricostruire gli ultimi momento di vita di quel bambino e stabilire se il trascinamento sia stato precedente o antecedente la morte. Da poco dopo il ritrovamento, il procuratore capo Angelo Vittorio Cavallo e il medico legale Elvira Spagnolo sono sul posto per espletare le operazioni di repertamento in un’area che appare piuttosto vasta.
“Le zone vanno esaminate a vari livelli, ci sono livelli in cui si cerca una persona viva, ci sono livelli in cui si cerca qualcosa di più con un’altra intensità. Poi ci sono livelli in cui si cercano parti introvabili e si va con un’altra intensità di ricerca che comunque è stata fatta”, ha dichiarato il vicecomandante del comando provinciale dei vigili del fuoco di Messina ing. Ambrogio Ponterio. Il comandante descrive Giuseppe Di Bello come un conoscitore della zona di Caronia, arrivato sul posto con “un falcetto che gli consentiva di passare dove passano gli animali”. Un amico del volontario ha descritto lo stato d’animo dell’ex carabiniere: “Era determinato a trovare quei poveri resti, munito di attrezzi. È partito presto per questo e li ha trovati purtroppo. È una cosa angosciosa“.
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