Lo “sputo” della Boldrini ai poliziotti: “andate via, mi…” Uno di questi l’attacca ferocemente. La sentenza.
Risale ad ottobre dell’anno scorso, un episodio che aveva coinvolto l’allora presidente della Camera e un poliziotto e segretario regionale del sindacato Coisp in Calabria.
Quest’ultimo aveva lanciato un’accusa forte alla Boldrini, che avrebbe chiesto agli agenti di presentarsi senza divisa ad un evento istituzionale a cui aveva partecipato.
Al centro della polemica c’era un quesito bollente: la Boldrini si vergogna della polizia?
Ecco che arriva la sentenza definitiva che, come scrive il Tempo, ha graziato Brugnano, sollevandolo dalle responsabilità contestate.
Poi il ricordo di Brugnano: “Era all’aeroporto di Lamezia Terme insieme a un altro agente. Notato dalla collega impegnata nel servizio di scorta alla Boldrini le ho chiesto quanto fossero vere le notizie circolate qualche giorno prima a L’Aquila sull’antipatia dell’onorevole verso gli operatori in divisa.”
“Mi è venuto naturale chiederlo – continua – considerato che al mio arrivo avevo visto, tra l’altro quasi nascosti, solo due poliziotti e due carabinieri in uniforme: una situazione quantomeno anomala, no?
“La mia collega mi ha risposto che effettivamente l’onorevole non ama un gran numero di colleghi in divisa, non perché ce l’avesse con le forze dell’ordine, ma per ragioni etiche, per evitare contestazioni in merito a sprechi e abusi della scorta”.
Un agente presente ascolta la conversazione e la riferisce all’ispettorato dalla Polizia presso la Camera dei deputati.
Gli agenti impegnati a L’Aquila confermano la versione di Brugnano: erano stati allontanati e costretti a chiudersi nelle auto per non farsi vedere.
Brignano spiega poi la ritorsione tentata ai suoi danni come “una volontà esterna alla Polizia di Stato“, un tentativo “per tarpare le ali ai sindacati, per farci tornare 40 anni indietro quando la polizia era militarizzata.
Da parte mia – conclude – non c’è stata alcuna scorrettezza, ho fotografato una situazione e dopo l’ho esternata”.
Fonte: libero