Pozzallo, 64 immigrati positivi al coronavirus. Altro che “pericolo movida”

Roma, 11 ago – Altro che movida e giovani scapestrati che tornano dalle vacanze all’estero. L’incremento dei contagi di coronavirus in Italia, per quanto tutto tranne che allarmante in assoluto, nelle ultime settimane sembra essere in buona parte dovuto a stranieri rientrati dai Paesi di origine e a immigrati irregolari trovati positivi ai test nei centi di accoglienza. Prova ne è il caso odierno di Pozzallo (Ragusa), dove 64 clandestini ospiti del locale hotspot sono risultati positivi ai tamponi. A renderlo noto è stato l’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza.

L’assessore regionale attacca il governo

“Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti ospiti dell’hotspot sono risultati positivi al Coronavirus. Tutto questo in un solo giorno! Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma”. Chiaro il riferimento al governo giallofucsia, che l’assessore siciliano attacca così per avere preso sotto gamba la situazione.

Le (non) decisioni adottate – dice l’assessore – stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti. Basta. La Sicilia non lo merita!“. Difficile dargli torto, considerando oltretutto che in Sicilia fino ad oggi era stata poco colpita dal Covid.

Fughe continue

E’ poi in generale il mancato blocco degli sbarchi a rendere la situazione ancor più a rischio. Oltre alla conseguente gestione dell’accoglienza che fa acqua da tutte le parti. A titolo esemplificativo, sempre a Pozzallo, nella giornata di ieri 15 immigrati tunisini sono fuggiti dal locale hotspot. Episodio che ha mandato su tutte le furie il sindaco Roberto Ammatuna: “La città chiede maggiore sicurezza per impedire la fuga di una tipologia di immigrati, gran parte tunisina, che ha il solo unico fine di fuggire e non rispettare le leggi del paese che li ha accolti”, ha dichiarato il primo cittadino. Difatti dallo stesso hotspot a fine luglio erano scappati altri 30 clandestini.

Alessandro Della Guglia

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