Maria Elena Boschi, Lega e M5s: “Furbetti del bonus Inps, fuori i nomi”. Ma nessuno risponde: giallo e imbarazzo
Sono già diventati per tutti “i furbetti del bonus”. Si parla dei cinque parlamentari che, secondo quanto rivelato da Repubblica e confermato da indiscrezioni parlamentari, avrebbero chiesto e ottenuto dall’Inps il bonus partita Iva previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio, ossia da 600 a 1.000 euro al mese, per autonomi e partite Iva. I cinque sarebbero tre della Lega, un grillino, uno di Italia Viva. E secondo il Corriere della Sera, i partiti si sarebbero subito attivati per individuare i responsabili della magagna.
Si parte dalla chat della Lega, che in modo soft, “elegante”, chiede ai furbetti di venire allo scoperto: “A seguito della notizia emersa in queste ore in merito al bonus di 600 euro percepito da 5 deputati vi richiediamo di verificare se per un disguido i vostri commercialisti ne hanno fatto richiesta e conseguentemente vi sono stati accreditati. Grazie”. Insomma, il Carroccio chiede una confessione.
Idem Maria Elena Boschi per Italia Viva: “Se c’è un furbetto, si faccia avanti”. Quindi i grillini, per i quali parla Vito Crimi: “Se così fosse, chiunque sia, sappia che oltre alla “confessione” è meglio che presenti anche le dimissioni da parlamentare”. E Luigi Di Maio: “Fuori i nomi”. Risultato? Silenzio assordante. Nessuno ha risposto all’appello di nessuno. “Non abbiamo riscontri”, ha affermato un poco sconsolato il leghista Lorenzo Fontana. E per tutti, l’imbarazzo, continua a crescere.