Giuseppe Conte sullo stato d’emergenza: “Opposizioni contrarie? Ditemelo in modo franco. Nessun nuovo lockdown”
Prova a difendersi, Giuseppe Conte, oggi in aula alla Camera dove ha tenuto l’informativa sulla proroga dello stato di emergenza, votata alla vigilia al Senato. “Ieri nel dibattito c’è stato qualche fraintendimento”, ha premesso, e “qualcuno ha detto” che lo stato d’emergenza è stato prorogato “per reprimere il dissenso, perché si vuole assumere un atteggiamento liberticida o tenere la popolazione in uno stato di soggezione”, ma si tratta di “affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza con la realtà”, ha attaccato Conte, rispondendo alle accuse. Eppure, dei dubbi sulla compressione delle libertà restano e non basta bollarli come “affemazioni gravi”. Dunque, dito puntato contro le fake-news: “Se non si condivide la necessità di prorogare l’emergenza lo si dica in modo franco al governo, ma non si faccia confusione sulla popolazione, perché oggi sui social c’è qualche cittadino convinto che prorogare lo stato d’emergenza significhi rinnovare il lockdown dal primo agosto. Non è affatto così“. Curioso il passaggio in cui chiede che il no alla proroga gli venga detto “in modo franco”, come se così non fosse stato fino ad oggi, per altro anche da pezzi della sua maggioranza (vedi Italia Viva e alcuni esponenti del Pd).