Fuga di massa di clandestini da Porto Empedocle: stavolta a scappare sono ben 520 immigrati
Porto Empedocle, 27 lug – Ancora una pericolosa fuga di clandestini, stavolta in massa. Dopo i continui episodi registrati in varie strutture del Paese, a far perdere le proprie tracce sono stati gli immigrati irregolari ammassati in una tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina di Porto Empedocle (in provincia di Agrigento). Nella tensostruttura, con una capienza massima di 100 persone, c’erano ben 520 clandestini. Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi. Non è ancora chiaro come sia stato possibile farsi scappare un numero così alto di persone.
La tensostruttura era piena zeppa di immigrati sottoposti a vigilanza sanitaria
Gli immigrati erano così numerosi perché i trasferimenti verso altre strutture della penisola procedono a rilento e la Prefettura di Agrigento fatica a trovare posti disponibili dove i clandestini possono essere sottoposti a vigilanza sanitaria. Erano in 190 i clandestini che avrebbero dovuto lasciare la tensostruttura già prima dell’arrivo, da Lampedusa, dei pattugliatori della Guardia di finanza e della Capitaneria con a bordo altri 320 irregolari in totale.
Governo giallofucsia mette a rischio il Paese con nuovi focolai di importazione
La situazione è diventata ingestibile, come fa presente l’opposizione: il governo giallofucsia sta mettendo continuamente a rischio il Paese di nuovi focolai di coronavirus importati da clandestini infetti. Ecco perché il centrodestra chiede che si blocchino subito gli sbarchi. Invece, l’Italia ancora una volta è presa di mira dagli scafisti (e dalle Ong), che riversano sulle nostre coste centinaia e centinaia di immigrati, che poi vengono smistati lungo la Penisola, scatenando le ire dei cittadini. Visto il rischio di contagio per la popolazione, a maggior ragione se poi i clandestini fuggono facendo perdere le loro tracce.
Ludovica Colli