Migranti, il nuovo “business” è un’altra nave-quarantena
In Sicilia è emergenza sbarchi di migranti.
La denuncia arriva direttamente dallo stesso governatore siciliano, Nello Musumeci, che parla di business dell’accoglienza. La responsabile del Viminale, Luciana Lamorgese, ha deciso di portare in Sicilia un’altra nave quarantena per l’accoglienza dei migranti, una soluzione tampone per decongestionare l’hotspot di Lampedusa, ormai al collasso da settimane. Un business però, che lo stesso Musumeci ha indicato come il nuovo affare che ha spostato gli interessi dagli sbarchi alle navi quarantena che sostano al largo della coste siciliane. “Vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell’Isola – dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci -. C’è una emergenza politica senza precedenti: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile? Io voglio dare atto degli sforzi di queste ultime ore. Ma adesso si tratta di gestire una emergenza e servono fatti”. Preoccupano le condizioni igieniche al molo Favarolo con i resti delle traversate abbandonati sul molo, ma soprattutto in molti hanno notato che sull’isola arrivano barchini con piccoli motori da 10, 15 o al massimo 30 cavalli. Barchini che non possono fare una traversata e che con tutta evidenza sono portati quasi sulle coste da navi madre a poche miglia dalle acque italiane. Sbarchi senza sosta a Lampedusa: hotspot al collassoPubblica sul tuo sito
Intanto nella struttura di contrada Imbriacola ci sono oltre un migliaio di ospiti a fronte di una capienza di un centinaio di persone. Tanto che lo stesso Musumeci ha chiesto un summit con il governo per fare il punto sugli sbarchi. “Nei mesi scorsi – prosegue il governatore – si sarebbe dovuto attivare un’azione politica i cui mancati effetti oggi li paga la Sicilia”. L’accusa è rivolta all’Europa definita dallo stesso Musumeci zitta e silente. “Lo ribadirò mercoledì alla commissione Schengen che mi audirà con i colleghi Santelli e Solinas – prosegue Musumeci -. E ribadirò che intravedo occhi sgargianti in chi si sfrega le mani per gestire un nuovo business dell’accoglienza, che magari diventerà il business della quarantena. Così non si va lontano. Forse è il caso che un vertice in Sicilia lo convochi direttamente il premier Conte. Lo aspettiamo. Intanto oggi hotspot pieno a Lampedusa e migranti in arrivo a Pozzallo. A flotte e senza tregua”.
Sulla situazione a Lampedusa ad essere preoccupato è soprattutto il sindaco, Totò Martello, che ha denunciato la situazione dell’hotspot con oltre mille persone ospitate nella struttura di contrada Imbriacola. Nei giorni scorsi il primo cittadino si è scontrato proprio con Matteo Salvini accusandolo di non essere mai venuto a Lampedusa quando era in carica al Viminale. Un’accusa che lo stesso Salvini ha rimandato al mittente. Martello però, riprende proprio il pensiero di Salvini che chiede da tempo di bloccare gli sbarchi. “Non possiamo più far entrare nessuno all’interno del centro. Non si può andare avanti così – dice Martello -. C’è interlocuzione con il governo, ma i provvedimenti devono essere presi celermente. Qui si vive alla giornata. Non è che possiamo continuare ad aspettare: se lo svuotiamo bene, se non lo svuotiamo siamo in emergenza”, conclude il primo cittadino.
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