Trecento euro per un banco da 30, la verità sui banchi di Azzolina

Continuano a far discutere i banchi “innovativi” monoposto e dotati di rotelle che compariranno, se tutto dovesse andare come raccontato dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, a partire dal prossimo settembre nelle aule delle scuole italiane.

Ad essere incaricato di provvedere a gestire l’approvvigionamento dei nuovi arredi, ritenuti particolarmente idonei in funzione anti Coronavirus, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, una scelta che, dopo il flop clamoroso delle mascherine a prezzo calmierato (0,50 centesimi) aveva suscitato più di qualche polemica in ambito politico. “Ha fallito sulle mascherine (che molti stanno ancora aspettando) e per premio il governo lo manda ad occuparsi delle scuole dei nostri figli: ma basta!”, aveva sbottato il leader della Lega Matteo Salvini.

Un costo complessivo decisamente elevato quello dell’operazione restiling delle aule, per il quale Arcuri ha indetto una gara pubblica europea: si parla della fornitura al massimo di 3 milioni di banchi monoposto, 1,5 milioni del tipo tradizionale ed altrettanti riferibili alla categoria “innovativa”. Ciò che colpisce maggiormente è che il costo preventivato per ciascuna di queste sedute “futuristiche” dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 euro, mentre in rete è possibile reperire dei modelli del tutto simili per un costo decisamente più contenuto. Sul colosso “AliBaba” si trovano in vendita le stesse tipologie di variopinti banchi monoposto dotati di tutti i comfort (base circolare con rotelle, pistoni a gas per regolare l’altezza della sedia, tavolino integrato ripiegabile) al prezzo di 30 dollari cadauna (poco meno di 30 euro), nel caso in cui l’ordine dovesse superare le 100 unità.

Un’altra anomalia che probabilmente farà discutere ancora nei prossimi giorni, se non bastassero già tutte le polemiche legate all’ingente investimento richiesto, al fatto che pochi presidi abbiano voluto effettuare la richiesta per accedere ai nuovi banchi, ed ai tempi ristretti in cui le consegne dovrebbero svolgersi secondo quanto previsto dal ministro dell’Istruzione.

Il senatore di Azione Matteo Richetti ha addirittura avviato un‘interrogazione parlamentare indirizzata proprio a Lucia Azzolina per ottenere delucidazioni in merito alla vicenda. “Perché comprare sedie e non investire in edilizia scolastica?”, si era domandato Richetti, ricollegandosi alla conclamata pessima condizione dell’edilizia scolastica in tutto lo Stivale. “Per quale motivo le sedie acquistate costano il doppio di una sedia similare in vendita online?”, si domandava allora il senatore. Una domanda che ritorna con forza anche ora che pare possibile ritrovare ed acquistare dei modelli simili a quelli tanto desiderati da Azzolina ad un costo decisamente più contenuto.

il giornale.it

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