Donna 60enne uccisa in casa da un giovane marocchino sbattendole la testa sul bidet, poi brucia l’abitazione
Si erano conosciuti al Sert di Portogruario (Venezia), dove lei a sessant’anni cercava di sconfiggere la dipendenza dall’alcol e lui tentava di fuggire alla tossicodipendenza. Due sbandati, uniti dalle dipendenze, dalla solitudine.
Da ieri lui, 23 anni di origine marocchine, è in cella accusato di averla uccisa durante un litigio, sbattendole la testa sul bidet con tale forza da romperlo. E di aver poi appiccato un incendio nella casa per confondere gli inquirenti. Senza sapere di essere già sotto indagine, di aver il telefonino sotto intercettazioni da quando una ventina di giorni fa era stato sospettato di un furto. Ad incastrarlo proprio le sue parole registrate….
Parlando al telefono con il fratello, dopo la scoperta del cadavere di Marcella Boraso, il presunto assassino ha infatti raccontato quella che doveva essere letta come una ‘deduzione’ su cosa fosse successo nella casa: “sicuramente è scivolata mentre stava entrando nella vasca piena di acqua – le parole del 23enne – e magari aveva lasciato il pentolino sul fuoco, che ha provocato l’incendio”. Entrambi gli elementi, tuttavia – la vasca piena d’acqua, e il pentolino sul fornello – erano a conoscenza unicamente degli investigatori e dei soccorritori, visto che la porta blindata dell’alloggio era chiusa a chiave dell’esterno e le chiavi non sono ancora state ritrovate.
All’inizio era sembrato un incidente domestico. L’allarme era scattato ieri a mezzogiorno, quando alcuni vicini avevano visto uscire del fumo dall’appartamento. I Vigili del fuoco entrati nell’alloggio avevano trovato il corpo della donna con i segni di una forte contusione alla testa. Da li le indagini dei carabinieri che avevano sentito gli inquilini del palazzo scoprendo che Marcella era stata vista l’ultima volta mercoledi sera in compagnia di alcuni amici, poi interrogati. Nel frattempo il medico legale e i carabinieri avevano ricostruito il litigio, l’afggressione la donna uccisa sbatendole la testa pià volte e con tale violenza da rompere il bidet, con schizzi di sangue sul soffitto del bagno e forse anche sulla maglietta del giovane, dove sono state tracce ematiche ancora da analizzare.
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