Ringraziamo i clandestini, la Basilicata non è più Covid-free. Positivi 25 immigrati in un centro

Potenza, 21 lug – Due mesi di confinamento, l’economia in ginocchio, gli italiani criminalizzati e vessati peggio degli untori se solo osavano mettere il naso fuori casa, un sacrificio enorme che il nostro Paese sconterà per chissà quanti anni, e per cosa? Per vedersi il virus rientrare dalla finestra, portato non dagli italiani – tutt’ora messi in croce per la movida – ma dai clandestini che a fiumi si riversano sulle nostre coste. Su questi focolai nessuno inquisisce, nessuno indaga, nessuno punta il dito, nessuno crea allarmismi.

Succede in Basilicata, – che per beffa era stata la prima Regione Covid-free dello Stivale – dove in un centro di accoglienza potentino ha fatto il proprio arrivo un gruppo di cittadini del Bangladesh sbarcato a Lampedusa. Di questi, 25 si trovano ora in isolamento dopo essere risultati positivi al tampone per il coronavirus.  “La Basilicata è stata la prima regione Covid free in Italia. Oggi, grazie al ministro Lamorgese e al Governo Conte, che ha chiuso gli aeroporti ma ha aperto i porti, abbiamo, solo tra gli immigrati che ci hanno ‘regalato’, ben 25 positivi, ed ancora si aspettano gli esiti di altri tamponi”. E’ intervenuto così il senatore lucano Pasquale Pepe, della Lega, a proposito dei fatti di Potenza. ”Per di più mi dicono, e lo approfondirò per via istituzionale, che diversi di questi ospiti nei giorni scorsi e fino a poche ore fa, andavano tranquillamente a spasso. Non è accettabile, per niente!”. Anche Matteo Salvini esprime la propria indignazione: “La Basilicata non è più una regione ‘Covid free’: grazie a questo governo, ben 22 immigrati trasferiti nei centri di accoglienza sono risultati positivi. Italiani in quarantena per mesi, clandestini infetti liberi di sbarcare. Questo governo mette in pericolo l’Italia”.

Fa loro eco il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia): ”Non vogliamo che tutti gli sforzi dei lucani di questi mesi, che ci hanno portato a essere la prima regione Covid free d’Italia, siano vanificati – spiega il governatore – da test sierologici evidentemente inefficaci. Bloccare spostamenti a rischio, monitorare la situazione, effettuare tamponi in tutte le zone a rischio e presidiare il territorio. Vigilanza al massimo e tolleranza zero. La priorità del governo deve essere quella di tutelare la salute, non di allargare le maglie senza garantire controlli adeguati. Bisogna dare alle Regioni strumenti necessari per tutelare le comunità locali”.

Cristina Gauri

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