Banchi anti-Covid da 300 euro. Scoppia la bufera su Azzolina
Come annunciato con orgoglio dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina durante una conferenza stampa tenuta al fianco del presidente del consiglio Giuseppe Conte, nei prossimi giorni saranno definiti tutti i dettagli del bando sui banchi monoposto che saranno utilizzati nelle aule degli istituti scolastici a partire dalla riapertura prevista a settembre.
Sarà il commissario straordinario Domenico Arcuri, nella giornata di mercoledì o giovedì al massimo, a fornire i chiarimenti in merito all’approvvigionamento di questi “innovativi” banchi, per coprire i costi dei quali l’esecutivo ha stanziato dei fondi specifici nel Decreto rilancio.
Una richiesta, quella del ministero dell’Istruzione, di ben 3 milioni di dispositivi, dal costo di circa 300 euro l’uno, a fronte dei circa 50-60 euro del prezzo dei banchi tradizionali di legno che tutti gli studenti italiani conoscono bene. L’obiettivo è quello di rendere i nuovi dispositivi disponibili per le scuole entro la prima settimana di settembre, anche se saranno i presidi degli istituti ad inoltrare un’eventuale richiesta di approvvigionamento.
I nuovi banchi, monoposto, colorati e con le ruote, non hanno, tuttavia, riscosso il successo preventivato dato che sono numerosi i dirigenti scolastici a prediligere quelli tradizionali in legno e dai costi più contenuti.
Perplesso per questo nuovo indirizzo, il senatore di Azione Matteo Richetti ha avviato un’interrogazione parlamentare indirizzata alla titolare del dicastero di viale Trastevere Lucia Azzolina. “Perché comprare sedie e non investire in edilizia scolastica?”, si domanda il politico, come riportato da “Il Corriere”, perplesso per la spesa eccessiva di queste innovative sedute con rotelle. “Per quale motivo le sedie acquistate costano il doppio di una sedia similare in vendita online?”, si domanda ancora il senatore. “È stata bandita una gara per l’acquisto delle sedie? Se sì, cosa è stato chiesto ai partecipanti, quali erano i requisiti?”.
Domande che al momento non trovano risposta, sperando cha almeno Arcuri possa chiarire qualche dubbio. Fermo restando, sottolinea ancora l’esponente di Azione, che si debba dare priorità all’inizio regolare del nuovo anno scolastico, senza rinvii o ritardi di sorta.
Anche il comitato “Priorità alla scuola”, il primo in assoluto ad avanzare dubbi sulla vicenda, sospetta un conflitto di interessi dietro la salata compravendita. “Abbiamo scoperto che la sedia dovrebbe essere prodotta da Stefano Ghedini, titolare della C2 Group e consulente del Ministero dell’Istruzione dal 2011 al 2013, premiato come Digital Champion, e noto nel mondo della scuola digitale perché partecipa annualmente agli Stati generali della scuola”.
La palla passa nel campo del ministro dell’Istruzione, che dovrà allontanare ogni sospetto.
il giornale.it