Migranti, sbarchi continui. “Ocean Viking? In Francia”
Sbarchi autonomi continui, migranti portati in Italia dalle navi Ong e positivi al virus in aumento sono i segnali di allarme dell’ondata che rischia di investire il nostro Paese durante l’estate.
E sta scoppiando la «bomba», anche diplomatica, di Ocean Viking, la nave della Ong con sede a Marsiglia, Sos Mediterranee, con 180 migranti a bordo fra Malta e Linosa. La Guardia costiera ha inviato una richiesta di Pos, «luogo sicuro di sbarco», alla Francia e pure alla Norvegia, stato di bandiera della nave. Le coste francesi sono troppo lontane? Ai cugini d’Oltralpe è stato fatto presente che Ocean Viking è andata spesso a Taranto percorrendo una rotta equidistante a quella che la separa dalla Corsica.
Solo nelle ultime 48 ore sono arrivati da soli a Lampedusa 116 migranti soccorsi da Guardia costiera e Fiamme gialle. A segnalare le imbarcazioni, almeno cinque, l’aereo di ricognizione Seabird dei talebani dell’accoglienza tedeschi di Sea Watch. Il velivolo, come il predecessore Moonbird, parte impunemente da Lampedusa nonostante lo scorso anno l’Ente nazionale per l’aviazione civile avesse proibito i decolli. L’Enac da una settimana non risponde alla richiesta di chiarimento del Giornale sul rispetto delle normative per la ricognizione area per individuare i migranti partiti dalla Libia.
Il risultato degli sbarchi autonomi è che l’hotspot di Lampedusa con 209 ospiti scoppia e per questo motivo un’ottantina di migranti verranno trasferiti oggi a Porto Empedocle via traghetto. Nelle ultime ore sono arrivati via mare altri nove tunisini nel trapanese. La Guardia nazionale di Tunisi ha sequestrato un peschereccio con 40 persone a bordo che stava per salpare verso l’Italia. E pure la rotta algerina verso il Sud della Sardegna è ripresa: nella notte di martedì sono sbarcate altre 15 persone.
Ieri la Mare Jonio dei talebani dell’accoglienza italiani, dopo aver imbarcato 43 migranti in acque di soccorso libiche, ha facilmente ottenuto l’autorizzazione a portarli ad Augusta. Mediterranea, il cartello che gestisce l’imbarcazione, ha dichiarato: «Siamo felici per loro finalmente al sicuro in Europa». Adesso l’equipaggio dovrà stare in quarantena per il rischio contagio. La beffa è che il comandante e Mediterranea erano già stati diffidati tre volte perché non hanno l’autorizzazione al salvataggio. La Guardia costiera farà l’ennesima segnalazione alla magistratura chiedendo il sequestro dell’imbarcazione, ma l’impressione è che le procure siano sorde a questi richiami. Anche la situazione a bordo del traghetto per la quarantena, Moby Zazà, sta peggiorando con 30 migranti positivi al Covid-19 isolati. I primi 28 erano stati portati in Italia da Sea Watch 3, la nave dell’omonima Ong tedesca. Il traghetto per la quarantena, però, è quasi pieno con 207 migranti. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha dichiarato che il contratto, di un milione di euro al mese, è stato prorogato fino a metà luglio, ma si andrà avanti così tutta l’estate.
E sta per scoppiare la «bomba» Ocean Viking, che ciondola fra Malta e Linosa dopo aver chiesto per la quinta volta all’Italia un porto di attracco per i 180 a bordo. Nella notte di martedì hanno imbarcato gli ultimi 16 grazie alla solita segnalazione di Seabird. Tutti i soccorsi sono avvenuti in acque di competenza maltese, la nave batte bandiera norvegese e il quartier generale della Ong, che l’ha mesa in mare, si trova a Marsiglia. Non si capisce perché i migranti a bordo dovrebbero venire sbarcati in Italia. I dati del Viminale sono impietosi sul numero totale degli arrivi da gennaio. Al 1° luglio sono stati registrati 6.995 migranti, quasi tre volte tanto rispetto ai 2.784 di tutto il 2019.