Positivi al coronavirus 8 clandestini sbarcati dalla Mare Jonio, la nave dei centri sociali

Siracusa, 2 lug – A bordo della Mare Jonio, la nave dei centri sociali, c’erano 8 clandestini positivi al coronavirus, sbarcati ieri ad Augusta, in provincia di Siracusa. L’equipaggio della nave è stato messo in quarantena nel porto siciliano. “Siamo stati informati dalle autorità sanitarie che 8 dei 43 tamponi laringofaringei effettuati ieri pomeriggio sulle persone sbarcate ad Augusta da nave Mare Jonio sono risultati positivi al Covid-19. La pandemia non fa purtroppo distinzione e non conosce i confini e si è evidentemente propagata anche nel continente africano ed in Libia in modo massiccio”, riporta la Ong Mediterranea Saving Humans in una nota.

La Ong: “Nostre navi non possono fermarsi, adesso meno che mai”

Ma il rischio di un’epidemia importata via mare non preoccupa la Ong dei centri sociali: “D’altro canto senza navi da soccorso in mare le persone muoiono a migliaia nel Mediterraneo centrale. In assenza di soccorsi da parte dei governi le navi della società civile non possono fermarsi, adesso meno che mai. Far morire le persone in mare non può essere un metodo di prevenzione e contenimento del virus. È un discorso inaccettabile”.

Mediterranea cita il grande sostenitore Bergoglio

Poi la Ong assicura che “le persone che abbiamo salvato sono in quarantena e non rappresentano un rischio per la popolazione siciliana, le procedure adottate da Mare Jonio sono le più avanzate per il contenimento del Covid-19, procedure che permettono di identificare i positivi immediatamente senza rischi di propagazione dell’epidemia”. “Oggi più che mai Mediterranea fa suo il monito di Papa Francesco. Nessuno si salva da solo, dalla morte in mare così come dalla pandemia”, conclude la nota citando Bergoglio, da sempre impegnato nel propagandare l’azione delle Ong e in particolare di quella dei centri sociali.

Musumeci contro Conte: “Perché quarantena a Noto e non su nave?”

La notizia dei positivi sbarcati e soprattutto il fatto che siano stati trasferiti a Noto manda su tutte le furie il governatore siciliano Nello Musumeci: “Si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliano. Ma lo Stato dice che la nave costa troppo. E quindi si possono alloggiare a Noto, dove già si trovano. Avete capito bene: a Noto, perla del nostro turismo. Il nostro sistema sanitario ha provveduto a tamponi e ha posto in isolamento i positivi, dividendoli dagli altri”, scrive Musumeci sulla sua pagina Facebook. “Ma – prosegue il governatore – permangono due grandi domande: perché la quarantena sulla terra ferma? Perché nessuno ci informa sulle condizioni reali dei campi in Libia? Sono domande alle quali Roma ha il dovere di rispondere. Verificherò a questo punto se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che ospita gli immigrati”, conclude il governatore siciliano.

Ludovica Colli

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