I migranti arrivano in motoscafo: iniziano gli “sbarchi di lusso”

Uno sbarco in piena zona balneare quello avvenuto ieri nell’agrigentino con una decina di persone di origine tunisina.

Il fatto è accaduto nel tardo pomeriggio sulla spiaggia delle Dune di San Leone, nel bel mezzo di una giornata di sole in cui i bagnanti si godevano gli ultimi momenti di tintarella. All’improvviso l’arrivo di un motoscafo dal quale sono scesi i migranti. Tutti si sono dileguati in men che non si dica nascondendosi nel vicino boschetto dove hanno avuto modo di cambiarsi in modo indisturbato. Poi la fuga in strada.

Chi era presente sulla spiaggia ha lanciato subito l’allarme alle Forze dell’ordine che si sono precipitate sul posto alla ricerca dei tunisini. Sul luogo dello sbarco e nelle zone limitrofe si sono concentrati gli uomini della sezione Volanti della questura di Agrigento mentre via mare una motovedetta della Capitaneria di porto ha perlustrato l’area per ulteriori controlli. Uno dei tunisini arrivati sulla terraferma, ha avuto anche modo di tornare indietro, sul motoscafo, per recuperare lo zaino dimenticato sul mezzo. Poi si è dileguato per andarsi a cambiare.

Le ricerche non si sono mai fermate, anzi sono proseguite per tutta la notte consentendo di fermare sei migranti: quattro sono stati bloccati dalla polizia e 2 dai carabinieri. Fra le persone arrivate ci sarebbero anche due scafisti ma ancora non ci sono notizie precise circa la loro identità: gli arrivati sulle coste agrigentine sono tutti tunisini e questo rende ancora più difficile poter distinguere i ruoli di ognuno di loro. Il motoscafo di lusso dei migrantiPubblica sul tuo sito

Ciò che risulta chiaro è che si è trattato di uno sbarco di lusso: i tunisini sono arrivati con un mezzo costoso e tenuto in ottime condizioni. Per un viaggio del genere le cifre pagate alle organizzazioni criminali si aggirano ad alcune migliaia di euro. E di fatti non si è trattato di migranti in difficoltà economiche, ben altro. Le apparenze sembrerebbero indicare tutto il contrario visto che, in base alle testimonianze rese dai bagnanti, tutti erano vestiti bene e con indumenti griffati.

“Uno sbarco molto diverso da tutti gli altri – scrive l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento -per via del mezzo utilizzato: un veloce motoscafo entrobordo invece del solito barchino di legno, per il numero ridotto di migranti. Un viaggio comodo solo per 10 extracomunitari, e per come erano vestiti. L’abbigliamento era molto curato e l’attrezzatura di salvataggio era nuovissima”.

In base alle modalità di arrivo, al mezzo usato e a tutto il contesto, comprese l’apparente appartenenza ad uno stato sociale più elevato, tutto sembrerebbe ricondurre alla rotta tunisina che ha in Biserta il punto di partenza. In questa città posta a nord della Tunisia il fenomeno delle partenze assume delle caratteristiche particolari. Da qui non possono partire tutti ma solo quelli che hanno a disposizione delle buone disponibilità economiche. Questo perché tutti i viaggi che iniziano da questo punto strategico non hanno come destinazione Lampedusa ma direttamente le coste dell’agrigentino dove, una volta arrivati, vi è maggior possibilità di eludere i controlli e scappare indisturbati per altre destinazioni.

il giornale.it

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