Pugno in faccia mentre dorme: immigrato si scatena sul treno
Prima ha tentato di rapinare un passeggero di un treno che si era assopito e poi, scoperto, nel tentativo di fuggire con il bottino non ha esitato a sferrare all’uomo di mezza età un violento pugno in faccia.
Protagonista del folle raid criminale è T.A.A., marocchino 23enne regolare in Italia e residente a Pizzighettone, in provincia di Cremona. Lo straniero, con numerosi precedenti, ha agito nella serata di martedì a bordo di un convoglio che collega Mantova con Milano.
Come ha ricostruito Il Giorno, l’extracomunitario si era accorto che il viaggiatore, che aveva uno zainetto con sé, si era appisolato. Una preda facile. E così, senza farsi notare da altri passeggeri, il giovane immigrato si è avvicinato all’uomo con l’intento di sfilargli la sacca ed il cellulare. Inizialmente il piano dello straniero ha successo. Ma improvvisamente l’uomo, forse accortosi di quanto stava accadendo, si è risvegliato e ha cercato di opporsi. Il marocchino, una sorta di professionista del crimine in quanto “vanta” diversi precedenti specifici di rapina sui treni, anche con uso di armi, non si è fatto cogliere impreparato e ha continuato nella sua azione arrivando ad aggredire la vittima colpendola al volto con un pugno.
A quel punto, l’extracomunitario è riuscito ad allontanarsi dallo scompartimento con il “malloppo” senza, però, riuscire a scendere dal treno che in quel momento era in movimento. L’uomo, seppur spaventato e ferito, ha immediatamente fatto scattare l’allarme denunciando l’atto subito. La fuga dell’immigrato si è interrotta alla stazione di Lodi intorno alle 20. Qui, infatti, erano giunti gli agenti della locale Questura che hanno rintracciato ed arrestato il rapinatore.
La vittima è scesa a sua volta dal treno per recarsi nella vicina sede della Questura per sporgere la denuncia. Seppur con lividi in volto per l’aggressione subita, per l’uomo non si è reso necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso. Il 23enne marocchino, invece, è stato arrestato con l’accusa di rapina e condotto nel carcere di Lodi dove ieri pomeriggio si trovava a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere interrogato sul reato commesso.
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