Ve li ricordate i navigator? Pagati per non fare nulla. Un altro fallimento a 5 Stelle
Roma, 29 giu – Ve li ricordate i navigator? Assunti per volontà del Movimento 5 Stelle, dovevano assistere i percettori di reddito di cittadinanza (la misura-bandiera dei grillini) nella ricerca di un impiego. Ebbene, a un anno da quando sono stati assunti, i 2.980 navigator sono spariti. Si sa solo che prendono lo stipendio anche se – causa emergenza coronavirus – le loro mansioni sono venute meno in questi mesi. Peraltro nessuno controlla che stanno facendo. Sì, perché Anpal, che li ha assunti, non se ne occupa. Per non parlare delle Regioni, che li hanno sempre considerati inutili.
Hanno chiesto pure l’indennità di 600 euro per il coronavirus
Come riporta Repubblica, non è chiaro se i navigator effettivamente abbiano trovato qualche impiego ai beneficiari del reddito di cittadinanza. Alcuni di loro però hanno trovato di meglio (una decina) rispetto al loro contratto co.co.co. in scadenza il 30 aprile 2021. A fare due conti, per lo Stato i navigator sono una spesa di circa 500 milioni. Infatti guadagnano 27.339 euro lordi annui più 300 euro lordi al mese di rimborso trasferte. Inoltre, la quasi totalità dei navigator ha richiesto l’indennità da 600 euro per marzo e aprile (prevista dall’emergenza coronavirus). Questo anche se – sia chiaro – abbiano continuato a prendere regolarmente lo stipendio nonostante i centri per l’impiego fossero chiusi. E nonostante la sospensione dal 9 marzo al 17 luglio per i beneficiari del Rdc dell’obbligo di andare nei centri per l’impiego e accettare le offerte di lavoro per non perdere il sussidio.
La “genialata” di Mimmo Parisi, che vive negli Usa
E quindi che cosa hanno fatto finora i navigator? “Hanno preso lo stipendio”, fa presente Melania Rizzoli, assessore al Lavoro della Lombardia. “Contratti di lavoro trovati: zero, a parte il loro. Diciamoci la verità: l’idea non ha funzionato. Anche grazie al suo inventore: Mimmo Parisi“. Il responsabile della sòla navigator vive negli Usa e forse rientrerà in Italia il 7 luglio. L’agenzia da lui presieduta naviga in cattive acque: ha il bilancio a rischio e a fine luglio scadono 260 contratti precari di Anpal Servizi, altrettanti a fine settembre. Insomma, è una fabbrica di precariato, nel caso dei navigator per di più inutile.
Donazzan (FdI): “Non sono mai stati operativi né necessari”
“Non spetta a noi Regioni monitorare cosa fanno i navigator”, sottolinea anche Cristina Grieco, assessore al Lavoro della Toscana e coordinatrice degli assessori in conferenza Stato-Regioni. “Abbiamo firmato una convenzione con Anpal Servizi e anche se fin dall’inizio eravamo contrari ai navigator, li abbiamo utilizzati al meglio, ma solo come assistenti tecnici dei nostri operatori” (a livello professionale dei doppioni, insomma). Assistenti degli assistenti, che fanno “affiancamento”, spiega Elena Donazzan, assessore al Lavoro del Veneto. “Anche se poi è arrivato il lockdown, tutti gli uffici sono stati chiusi, loro a casa. Considerando che avevano appena finito la formazione, non sono mai stati operativi“. L’esponente di Fratelli d’Italia non ha dubbi: “Non sono mai stati necessari. Vogliamo parlare della app che doveva incrociare domanda e offerta? Non esiste. Così come il portale Anpal. Tutto fermo”.
Neanche il presidente Anpal sa se hanno fatto qualcosa finora
Nello specifico, la piattaforma My Anpal non viene utilizzata, né per inserire le offerte di lavoro né per monitorare l’attività dei navigator, come ammette lo stesso italo-americano “inventore” della inutile figura professionale. Dei 65mila posti di lavoro su 820mila che avrebbero contribuito a trovare? “Non sappiamo se per opera dei navigator o grazie ai contatti personali“, confessa Parisi a Repubblica.
Insomma, soldi dei contribuenti sprecati soltanto per far fare uno spot propagandistico all’allora vicepremier Luigi Di Maio e al M5S tutto. Ma i grillini un tempo non erano quelli contro gli sprechi?
Adolfo Spezzaferro