Sileri si sveglia ora: “Il bollettino quotidiano dei contagi andava evitato”
Roma, 26 giu – Un Sileri all’improvviso. Il viceministro della Salute si desta ora, dopo quasi 4 mesi di bollettini quotidiani della Protezione Civile sul coronavirus e di dati pubblicati ogni giorno sul sito del suo ministero, e in un’intervista al Quotidiano Nazionale se ne esce così: “Potessi tornare indietro non darei i dati sul contagio giorno per giorno e non chiamerei malati tutti coloro che sono stati testati positivi”. Interessante mea culpa, nel frattempo però chiunque si è basato su quei numeri comunicati ogni pomeriggio (più o meno puntualmente intorno alle 18), modificando di volta in volta la propria percezione sull’andamento dell’epidemia. Perché con tutta evidenza i dati ufficiali si possono pure criticare ma non si possono ignorare e da quelli si parte per una riflessione generale.
“L’epidemia come l’abbiamo conosciuta non esiste più”
Ha senso allora dire che non è il caso però di spiattellarli a tutti, magari perché soggetti a margini di errore o perché rischiano di generare allarmismi eccessivi (o il contrario) nei cittadini? Certo che ce l’ha, ma se il viceministro lo fa notare soltanto oggi la sua riflessione appare inevitabilmente fuori tempo massimo. In ogni caso Sileri comunica anche altro, senza girarci troppo intorno: “L’epidemia per come l’abbiamo conosciuta non c’è più”, per quanto il coronavirus “sarà sconfitto quando avremo un vaccino che dovrà essere sicuro ed efficace”. Di fronte al netto calo dei contagi e dei pazienti ricoverati in ospedale, che soprattutto in terapia intensiva fortunatamente da qualche settimana sono in costante decrescita e ormai si contano quasi con il lumicino, quelle di Sileri sembrano affermazioni del tutto scontate. Eppure queste valutazioni confortanti sull’epidemia non sono così frequenti nel governo.
“Il virus circola meno, torniamo a vivere”
Così come non lo sono le altre osservazioni del viceministro, che ha specificato: “Il virus c’è ma circola meno”, per questo “io ho parlato di tornare a vivere, sempre con la consapevolezza che il virus esiste”. Ma “se si mantiene la distanza tra le persone si può stare senza mascherina”. La scoperta dell’acqua calda? Sì, però in questo caso non sarebbe male se al coro delle banalità si unissero pure gli altri esponenti del governo giallofucsia. D’altronde non pare proprio che il messaggio della mascherina evitabile “anche in spiaggia, mantenendo la distanza tra gli ombrelloni come indicato dalle norme” sia passato con efficacia. Ma Sileri va oltre e commenta il via libera al bacio tra i ragazzi: “Come si fa a vietare a due ragazzi di socializzare, anche con un bacio? E quanto dovrebbe durare questo divieto?”.
Alessandro Della Guglia