Roberto Saviano invoca la censura contro Matteo Salvini: “I media non diano più conto di quello che dice”

L’ultimo capitolo dell’ossessione di Roberto Saviano nei confronti di Matteo Salvini è il più inquietante: arriva infatti ad invocare la censura. Dopo aver strumentalizzato contro il leghista anche l’esame di maturità, mister Gomorra si spinge laddove nessuno si era mai spinto. Parlando di una “forma disperata di opposizione all’orrore” e dopo aver chiesto di costringere Salvini a “parlare di politica nell’esercizio del suo ruolo chiave di ministro dell’Interno”, Saviano arriva a proporre “come provocazione intellettuale e grido di dolore a chi informa di accettare una forma di obiezione di coscienza, non dando notizia e non commentando le affermazioni più gravi di Matteo Salvini, quelle contrarie ai principi della nostra Carta costituzionale, che ha nel proprio nucleo centrale la tutela dell’Uomo”. Insomma, Saviano vuole cancellare con un tratto di penna – il suo – la libertà di pensiero. I media non dovrebbero più parlare di Salvini e dei suoi “tweet da teatro“. Una sorta di “legge fascistissima”. Curioso, se a proporla è proprio chi continua a dare del “fascista” proprio a Salvini.

 

 

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