Covid, Gasparri: “A Roma è picco di contagi. Ma tutti zitti sulle responsabilità di Zingaretti e Raggi”
Ha raggiunto quota 123 positivi il focolaio di Covid del San Raffaele Pisana di Roma. Continuano dunque a crescere i contagi a Roma, dove nelle ultime 24 ore se ne sono registrati sei. E si conta anche un nuovo decesso. Fra i nuovi positivi uno è riferibile al San Raffaele, un altro è rappresentato da un secondo cittadino del Bangladesh arrivato da Dacca, dopo quello atterrato a Fiumicino 48 ore fa. Infine, un nuovo caso positivo è riferibile all’Istituto religioso Teresianum, nella zona di San Pancrazio, a Monteverde.
Preoccupa la situazione Covid a Roma
Insomma, la situazione resta ad alto rischio. Ma, ha denunciato il senatore di FI, Maurizio Gasparri, “ora che il Lazio e Roma in particolare hanno raggiunto il triste primato di zona più interessata dal contagio, nessuno parla. Tutti in silenzio“. “Zingaretti – ha sottolineato Gasparri – glissa su focolai ancora attivi e fa finta di niente rispetto ai numeri che fotografano una situazione difficile: in percentuale la sua Regione va peggio delle altre. La Lombardia durante il Lockdown è stata messa sotto accusa; il Pd ha crocifisso anche una regione come l’Umbria, rea di essere a guida di centrodestra ma a zero contagi; anche sul Veneto c’era stato un primo, iniziale, tentativo di attacco poi rientrato. Insomma, anche le critiche governative guardano alla tessera di partito”. Per Gasparri “Zingaretti ha precise responsabilità nella gestione della sanità laziale; con la Raggi non ha vigilato su stabili presi abusivamente d’assalto da anni e poi diventati focolai; sulle Residenze Sanitarie per Anziani è in grave ritardo, lasciando nello sconforto le categorie più deboli ed esposte insieme alle famiglie”.
Gasparri: “Precise responsabilità di Zingaretti e Raggi”
“Con la coppia Zingaretti-Raggi, dunque, nel Lazio e a Roma è entrata solo l’emergenza. Dipendenti infedeli; campi rom che vanno in fiamme; famiglie allo stremo; commercio e turismo bloccati; discariche abusive; cassonetti stracolmi con il percolato che cola per le strade; rimproveri continui da parte degli organismi di controllo nazionali ed europei”. La politica romana è ridotta a un colabrodo. Ma il Governo è distratto sui guai laziali e romani. Raggi e Zingaretti restano intoccabili. Conte tace e, quando parla, pontifica navigando a vista nel mare dell’incapacità e dell’approssimazione. A Roma, intanto, la sindaca si lancia in lodi all’onestà a fronte di casi di illegalità. Dalla Raggi – ha concluso Gasparri – attendiamo il grande gesto ispirato proprio all’onesta intellettuale: si dimetta per ridare alla città un nuovo abbrivio”.