Meloni attacca la app Immuni: “Non scaricatela, è un business di dati per case farmaceutiche”
Roma, 24 giu – Non cessa di far discutere Immuni, l’app di tracciamento contatti per contrastare l’epidemia di coronavirus, che sarà ricordata più per le polemiche sorte intorno ad essa (tra cui la ridicolaggine del disegno sessista, che resterà negli annali) e per la poca fiducia che ha ispirato negli italiani che per la sua effettiva utilità. Scaricata ad oggi da circa 3,3 milioni di italiani (poco più del 6% della popolazione adulta), non può dirsi certamente un successo, dal momento che per avere una qualche funzione rilevante dovrebbe essere utilizzata dal 60% della popolazione – e decisamente non ci siamo. Per non parlare della diatriba nata intorno ai falsi positivi – la prima vittima costretta alla prigionia forzata è stata registrata qualche giorno fa a Bari – e dell’assenza di un sistema di tamponi che renda efficace il tracciamento.
Oggi contro Immuni è intervenuta senza mezzi termini anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. La deputata, che oggi si trovava a Bari per la candidatura di Raffaele Fitto alle elezioni Regionali, ha così dichiarato ai microfoni della trasmissione Non è un Paese per Giovani di Radio2: «Non ho scaricato l’app Immuni e invito tutti a non scaricarla. Perché è una iniziativa fatta in violazione del codice appalti e delle norme italiane. Il decreto approvato dice che le informazioni presenti sull’app non possono essere utilizzate per altri scopi ma non sanziona il diverso utilizzo», ha spiegato. «Non c’è stata una gara pubblica – ha denunciato Meloni – ma il problema è che i dati sulle condizioni sanitarie e gli spostamenti delle persone è il business più appetibile del mondo, per le case farmaceutiche. Senza una legge e delle garanzie costituzionali non si poteva fare, secondo me», conclude.
Un intervento a cui ha risposto, piccatissimo, il pentastellato Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano: «Non c’e’ mai limite al peggio. In maniera del tutto irresponsabile oggi la Meloni, in scia a Salvini, invita i cittadini a non scaricare l’app Immuni farneticando menzogne a puro scopo elettorale».
Cristina Gauri