Lady Taverna sbotta in trattoria: ma almeno stavolta ce l’ha con i grillini
L’annullamento del voto sul Dl elezioni manda su tutte le furie Paola Taverna. Ma stavolta, la loquace e sboccacciata esponente grillina non ce l’ha con Salvini e neppure con l’opposizione. Stavolta il suo eloquentemente colorito commento alla situazione è rivolto direttament ai suoi colleghi pentastellati: i famosi 8 mancanti all’appello del voto…
La Taverna sbotta in trattoria
Come riporta infatti Libero, riprendendo un servizio de Il Foglio, il non raggiungimento del numero legale ha fatto letteralmente sbroccare la Taverna che, in trattoria il collega reggente Vito Crimi, si lascia andare a colorite dissertazioni. E Il Foglio dà conto dello sbotto e Libero rilancia: “Sti fiji de’na mign***a!”, esordisce la grillina all’arrivo di un sms che cnvocam tutti a rapporto per il giorno seguente. Tutto parte dal messaggio inviato dal messaggio arrivato dal gruppo parlamentare: “Aula convocata domani mattina alle 9.30. Va ripetuta la votazione di oggi. Rientrare tutti. Esserci”. Ed ecco che la Taverna non regge alla notizia e va fuori di testa esordendo con la perifrasi romanesca…
Ce l’ha con i grillini “assenti ingiustificati”
E stavolta non può prendersela neppure con l’opposizione. Nemmeno con il solerte Roberto Calderoli che pure ha adombrato il sospetto che qualcosa sdi strano sia accaduto durante la votazione. Niente improperi neppure contro La Russa e Gasparri che, sulla stessa vexata quaestio , si sono scontrati verbalmente sempre con l’agguerrita Taverna. Un litigio con richiesta di scuse da parte dell’esponente FdI, poi presentate dalla belligerante grillina. Oggetto del contendere la votazione sulla fiducia, poi annullata, con critiche da parte del centrodestra, in particolare da Maurizio Gasparri, di Forza Italia, a Taverna che in quel momento presiedeva.
Nel mirino gli otto assenti alla votazione del Movimento 5 stelle
In questo caso, infatti, non c’entra nessuno degli avversari o dei comprimari: gli operatori tecnici del Senato. E allora? Allora stavolta il rimbrotto volgare della Taverna arriva dritto e spedito ai suoi stessi commilitoni pentastellati. O meglio, agli otto assenti del Movimento 5 stelle: Abate, Crucioli, l’Abbate, Marinelli, Mininno, Pacifico, Romano e Turco. Una manovra per colpire onte sotto la cintura? Un modo per indirizzargli un messaggio minatorio che Libero definisce “traversale”? Il fuclro della vicenda resta ancora da chiarire. Agli atti resta l’ennesima sortita della grillina, a dir poco lontana dal lessico istituzionale, e decisamente non convenzionale. Anche se abbastanza usuale per una come lei, detentrice indiscussa di un copyright di dichiarazioni politiche “all’amatriciana” (sempre per rimanere in trattoria)…