Minacche choc contro Salvini: “Mettiamolo a testa in giù”
L’odio verso Matteo Salvini non accenna a diminuire. Il leader della Lega, infatti, oggi ha ricevuto un nuovo e sconcertante messaggio di morte su Instagram.
La “colpa” dell’ex ministro è quella di aver pubblicato un post con una sorta di collage fotografico con barconi carichi di migranti e personaggi legati alle Ong come Carola Rackete e l’ex no global Luca Casarini.
Ad accompagnare l’immagine Salvini ha scritto un commento: “Dopo la Ong tedesca, con un carico di oltre 200 immigrati clandestini, ecco in azione la nave dei centri sociali, che torna in mare e ne va subito a raccogliere 70 non lontano da Lampedusa. Avanti, c’è posto, tanto il governo non muove un dito. Trafficanti di esseri umani e (im)prenditori della “accoglienza” si fregano le mani. #portichiusi”.
Tanto è bastato per scatenare la violenza verbale da parte di un utente, dal nickname _davidesolinas, che è andato oltre una semplice critica politica arrivando a minacciare pesantemente il leader della Lega. “Mettiamo Salvini a testa in giù è quello che si merita”, è stata la frase minatoria scritta dal contestatore. L’ex ministro dell’Interno ha subito replicato annunciando che denuncerà l’autore del messaggio e tutti coloro che l’hanno apprezzato e condiviso attraverso i “Mi piace”: “Hai vinto, insieme ai tuoi “mi piace”, una bella denuncia. Buona fortuna amico mio”.
Pochi giorni fa, il leader della Lega aveva ricevuto altri messaggi sui social carichi di odio sui social: “Salvini, OCCHIO a tirare la corda, che prima o poi lo trovi quello che ti spara in testa” e “Come fa ad essere ancora vivo questo brutto gay” sono le due frasi “dedicate” all’ex ministro. Di fronte a questi ennesimi deliri Salvini aveva detto basta: “Questi delinquenti (e quelli che condividono) devono pagare per quello che hanno scritto”. Lo stesso ex ministro poi si era chiesto se dopo gli ennesimi messaggi conditi dalla più sconcertante violenza riceverà vicinanza: “Secondo voi quanta solidarietà riceverò da un certo mondo politico, giornalistico e intellettuale???”. Una domanda formulata la settimana scorsa ma che vale ancora oggi. Chissà se questa volta la sinistra romperà in modo deciso il silenzio e manifesterà sentita vicinanza a Salvini per il nuovo grave messaggio intriso di violenza.
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