L’As Roma si inginocchia a Black lives matter: “Siamo antirazzisti. Così cambia la maglia”
Roma, 18 giu – As Roma e pensiero unico. Sarà per la proprietà americana o per chi gestisce la comunicazione, ma la squadra giallorossa negli ultimi tempi non perde occasione per abbracciare ogni singola iniziativa politicamente corretta. Dalla collaborazione con l’Unhcr sui rifugiati ai cancelli chiusi per il Corriere dello Sport (reo di aver realizzato una prima pagina “razzista”), dalle parti di Trigoria sembra aver trovato casa Laura Boldrini. E così, al tempo delle proteste antirazziste che infiammano l’Occidente, poteva mancare la sviolinata a Black lives matter? Ovviamente no.
L’annuncio sui social della nuova “patch”
Con un post sui propri canali social, l’As Roma ha annunciato addirittura un “cambio di maglia” da qui alla fine del campionato. “Non basta più non essere razzisti. Bisogna essere antirazzisti“, recita perentorio l’attacco del post. “I calciatori dell’As Roma indosseranno durante le restanti 12 partite di Serie Ala patch #BlackLivesMatter sulle maglie da gioco”. La patch che verrà applicata alle divise da gioco è rappresentata da una mano bianca e una nera che si stringono, con sopra la scritta “Black lives matter” e sotto in giallorosso “Assieme”. Insomma l’As Roma vuole inserirsi a pieno titolo nel sostegno mainstream alle proteste, al pari delle varie Myrta Merlino e Chiara Ferragni, incurante della deriva violenta e della furia iconoclasta del “movimento”.
I tifosi non ci stanno: “Non siamo una onlus”
Nei commenti sui social i tifosi sono divisi. Ma sembrano prevalere i commenti negativi. “Non siamo né una onlus, né un partito. Ma quando vinciamo qualcosa?“, si chiede un utente, ricordando giustamente che l’obiettivo di una proprietà dovrebbe essere quello di vincere dei trofei e non fare propaganda politica. Dall’arrivo della proprietà americana, ormai quasi dieci anni fa, la Roma non ha vinto nulla. E ai tifosi interessa sicuramente più questo aspetto che la propaganda antirazzista un tanto al chilo.
Davide Romano