«Mi si è accesa la lampadina, ricevetti quella mail dal Venezuela…»: l’ex grillino inguaia i Cinquestelle
«Mi si è accesa una lampadina»: Giovanni Favia, ex consigliere regionale M5s in Emilia-Romagna, fuoriuscito dal Movimento, ricorda circostanze ed e-mail. E sono guai per Grillo e grillini. In una intervista al Giorno si espone con precisione sull’imbarazzante vicenda del finanziamento di 3 miliardi e mezzo da Maduro al suo ex partito. “Mi ha indignato profondamente sentirla. E mi si è anche accesa una lampadina. Non so se altre persone abbiano ricevuto quella mail o altri contatti. Io però l’ho ricevuta”, racconta Favia.
“Quella mail io l’ho ricevuta”
“Non so se altre persone abbiano ricevuto quella mail o altri contatti. Io però l’ho ricevuta”, risponde a precisa domanda Favia. Questo il suo racconto: “Poco dopo la mia elezione, nel 2010, fui contattato via mail da dei diplomatici venezuelani che mi invitarono in ambasciata. Si dicevano nella mail interessati a conoscere e a prendere contatto con il movimento. Non mi era mai successo di essere avvicinato da una potenza straniera”.
Favia: “Comunicai la cosa a Casaleggio”
Favia era allora solo un consigliere regionale, dunque si stupì che lo avessero contattato dal Venezuela: “All’epoca rimasi spiazzato e stupito. Ero un esponente di spicco all’epoca, certo, ma ero anche soltanto un consigliere regionale. Anche se Casaleggio non era ancora così famoso gestiva tutto lui il Movimento. Col senno di poi quel contatto mi sembra credibile. Comunicai subito la cosa a Gianroberto Casaleggio e diedi i contatti ai diplomatici venezuelani”.
Dunque l’ex m5S rispose alla mail: “Certo, parlai a nome mio, il movimento veniva gestito da Casaleggio e li dirottai su di lui. C’è stata questa coincidenza: nel 2010, l’anno in cui si svolgerebbe il presunto scoop raccontato dal quotidiano spagnolo Abc, io fui contattato da quei diplomatici. Poi, chiaro, per carità, tutto questo questo non significa nulla, non c’è nessun collegamento con quel presunto passaggio di soldi. Ma fu davvero insolito”, è il suo dubbio. Alla domanda: Casaleggio che cosa le disse all’epoca?, Favia risponde: “Assolutamente nulla, era uomo di poche parole”.
“Ci sono molte zone d’ombra sui soldi del M5S”
Poi la stoccata finale. Il M5s ha smentito seccamente la notizia parlando di enorme bufala, ribadendo di aver rinunciato a milioni e milioni pubblici. Commenta Favia: “Una litania che fa sorridere. Loro non hanno diritto ai rimborsi elettorali. Gli unici che hanno rinunciato sono stati i primi consiglieri regionali. Io ho rinunciato, non la Casaleggio associati. Dire di aver rinunciato ai soldi non può essere una risposta per fugare dubbi. Semmai si dimostrino eventuali innocenze in altri modi, non citando un’onestà che non esiste. Ci sono molte zone d’ombra sul tema dei soldi del M5s. Anche sugli stipendi: Grillo e Casaleggio non volevano quella rinuncia, il primo a proporla fui io”. Favia fu espulso dal Movimento nel 2012.