Marion Le Pen non si inginocchia: “Da bianca e francese non chiedo scusa per George Floyd”
Parigi, 11 giu – Marion Maréchal-Le Pen non si piega al “rullo compressore” seguito alla morte di George Floyd. L’ex deputata del Front National (oggi Rassemblement National) e nipote di Marine Le Pen ha pubblicato un video che in Francia sta sollevando molte polemiche: “Io mi rifiuto di mettere un ginocchio a terra, mi rifiuto di lasciare che il mio Paese diventi il campo da gioco della sinistra e degli antirazzisti. Mi rifiuto di compiere un gesto che non è di rispetto ma è umiliante e di sottomissione”, spiega in un video pubblicato sui suoi profili ufficiali social.
“Come donna bianca e francese non devo scusarmi per la morte di un afroamericano negli Stati Uniti e nemmeno per la morte di un criminale, Adama Traorè, una morte accidentale avvenuta in seguito ad un arresto”. Il caso di Adama Traorè, morto per asfissia in una caserma francese nel 2016, è tornato d’attualità in questi giorni definito dagli antirazzisti transalpini il “George Floyd francese”.
“Non sputo sulla mia storia e i miei antenati”
“Io non devo scusarmi perché non ho colonizzato, non ho colonizzato né schiavizzato nessuno”, aggiunge Marion Le Pen. “Allo stesso modo tutti questi gruppi politici che manifestano non hanno mai subito colonizzazioni o schiavitù. Black lives matter e tutti i gruppi antirazzisti non ci chiedono solo di inginocchiarci ma anche di sporcare il ricordo dei nostri antenati, di sputare sulla nostra storia, di eliminare il nostro patrimonio culturale, la nostra eredità e di abbattere le statue”. Infine la nipote di Jean Marie Le Pen accusa il governo di aver ceduto “all’emotività di gruppo, per calcoli politici e stupidità” permettendo manifestazioni violente.
Davide Romano