Mes, Ignazio Visco: “Non è una manna, è un prestito”. Da Bankitalia le parole che mettono in difficoltà Conte e Pd

Sul Mes anche Ignazio Visco si dice scettico, se non contrario. Il governatore di Bankitalia, in una intervista a BloombergTv, chiarisce subito: “I fondi del Mes, ora è chiaro, arrivano senza vincoli. Non vedo nessun rischio nell’utilizzare il Mes per l’Italia, se necessario”. Ma c’è un (grosso) “però”: “Non dobbiamo però pensare che si tratti di una manna, si tratta pur sempre di un prestito. Piuttosto che essere un prestito sul mercato un prestito nei confronti dell’Europa”.

Un prestito da ripagare in situazione critica, visto che come ricorda Il Tempo l’Italia “chiuderà con grande probabilità il 2020 con un crollo del Prodotto interno lordo di almeno il 9%. Un calo che, se arrivasse una seconda ondata di coronavirus, potrebbe arrivare a un -13%”. Cifre di fronte alle quali la manciata di miliardi promessa dal fondo guidato dal tedesco Klaus Regling sembra un bicchiere d’acqua nel mare. Chissà cosa ne penseranno il Pd e pure il premier Giuseppe Conte, ancora contrario al Mes ma che secondo vari retroscena incrociati avrebbe di fatto già chiuso l’accordo in gran segreto per non pregiudicare le trattative, decisamente più pesanti, sul Recovery Fund. Miliardi (molti di più) a fondo perduto che però a differenza del Mes arriverebbero se va bene dal 2021 in avanti. Quando Conte potrebbe non essere già più seduto a Palazzo Chigi.

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