Annuncio M5S: “Sgombero per CasaPound”. Ma la Questura smentisce
Roma, 4 giu – “Ho appena saputo che è stato ordinato lo sgombero da via Napoleone III a CasaPound“. Così ieri sera il viceministro dell’Economia, la grillina Laura Castelli, dà su Twitter la notizia che lo stabile dell’Esquilino, occupato nel 2003, dovrà essere lasciato dalle famiglie in emergenza abitativa che ci vivono ormai da 17 anni. Il tweet della Castelli è stato subito ripreso dal sindaco di Roma Virginia Raggi, che ha una vera e propria ossessione per il movimento della tartaruga frecciata. “Finalmente qualcosa si muove su sgombero palazzo occupato abusivamente da CasaPound in centro a Roma. Ripristiniamo la legalità“, scrive la grillina sempre su Twitter.
Questura e Digos smentiscono la notizia
La notizia rimbalza sui media e alcune testate titolano su un presunto giallo intorno allo sgombero del palazzo di via Napoleone III. Sui giornali online si fa presente che Questura e Digos smentiscono i fatti.
Allo stato attuale non ci sono notifiche dell’atto
Allo stato attuale non esistono notifiche di sgombero, nulla di ufficiale. L’AdnKronos parla di questo incontro informale dove il provvedimento è stato “preavvisato” in modo informale. Ma non si sa quando e in che modalità. Anche perché l’occupazione di CasaPound non rientra nell’elenco della Prefettura dei 78 stabili romani che vanno sgomberati con urgenza in un piano settennale.
L’ossessione della Raggi per la Tartaruga frecciata
A far puntare i riflettori sull’occupazione romana è da anni proprio la Raggi, che non potendo sgomberare l’immobile – è di proprietà del Demanio – dieci mesi fa si è recata personalmente con tanto di codazzo di giornalisti e telecamere a notificare l’atto di rimozione della scritta “CasaPound” in marmo sulla facciata del palazzo. Ma il movimento delle tartarughe frecciate è da sempre nei pensieri del sindaco di Roma. Dopo aver invocato numerose volte lo sgombero dello stabile, pochi giorni fa la Raggi ha scritto due lettere, una indirizzata al ministro della Difesa, il dem Lorenzo Guerini, un’altra al ministro dell’Economia, il dem Roberto Gualtieri, per chiedere lo sgombero non solo dello storico stabile di via Napoleone III, ma anche di Area 121 a Ostia, ossia alcuni stabili abbandonati da decenni di proprietà del ministero della Difesa in cui hanno trovato rifugio alcune famiglie italiane colpite dalla crisi scatenata dall’emergenza coronavirus. E proprio in merito all’occupazione di Area 121, il sindaco di Roma ieri ha denunciato il consigliere di CasaPound Italia del X Municipio Luca Marsella per le contestazioni avvenute il 18 maggio scorso a Ostia. “Ho ricevuto la denuncia del sindaco Raggi per la contestazione che ha subito ad Ostia da parte dei commercianti”, fa sapere Marsella sui social.
Adolfo Spezzaferro