Il centrodestra in coro: “Fermano le discoteche ma la moschea è aperta”
Dopo la protesta dell’imam ribelle si sollevano le voci di chiede la chiusura della moschea di viale Jenner
Se si chiudono le discoteche come l’Old Fashion per i gesti violenti che accadono nelle vicinanze, secondo il centrodestra c’è allora più di un motivo per procedere alla serrata del centro culturale da anni al centro di polemiche sulla sicurezza. Da Forza Italia, a Fratelli d’Italia alla Lega, tutti si sono espressi per chiedere alla Questura di usare lo stesso metro di misura utilizzato contro le discoteche.
La protesta guidata dall’imam Abdelghani Elnadi Im Elbeltagi ha suscitato molta preoccupazione nella comunità politica milanese. Il religioso, egiziano di 47 anni, due giorni fa ha forzato l’entrata del centro culturale islamico di viale Jenner con alcune decine di fedeli. Secondo quanto raccontato al Giornale dall’uomo, all’origine della dimostrazione ci sarebbe il suo licenziamento seguito a una sua denuncia sulla sparizione di fondi della moschea. Ma quello secondo i politici milanesi la controversia sui denari è secondaria, quello che conta è la questione sicurezza in una città dove si chiudono le discoteche come successo all’Old Fashion il mese scorso per le risse. Il coro di voci copre tutto il centrodestra.
«Forza Italia chiede al Ministro Salvini di chiudere la moschea abusiva di Viale Jenner: la tensione fra i suoi frequentatori è sfociata in varie risse in strada: per molto meno il Questore ha chiuso dei locali pubblici a Milano- ricorda Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale – Peraltro la oscura faida che contrappone le due fazioni va chiarita e sedata subito prima che possa dar vita a incidenti più gravi in occasione della grande preghiera del 22 agosto all’Arena. Rimane anche da chiarire che ci faccia nella moschea più controllata d’Italia un imam che parla solo in egiziano. Inutile confidare nel Comune che addirittura voleva assegnare una nuova moschea a entrambe le fazioni in campo, sia quella vicina al Caim che quella dei fondatori». Anche Fratelli d’Italia attacca a testa bassa: «È ora di trovare una soluzione definitiva al problema della moschea abusiva di viale Jenner – attacca il deputato Marco Osnato – Sala e Salvini facciano ciò che è concretamente nelle loro competenze perché Milano sia più sicura e gli abitanti di viale Jenner più sereni!». «Nulla di nuovo sotto il sole milanese – rincara la dose Enrico Turato, capogruppo di FdI in Municipio 9 – La moschea di viale Jenner deve essere chiusa, anzi sigillata. Basta pagliacciate, basta falsi diritti da sbandierare in faccia ai milanesi. Chiuderle tutte, perché tutte sono abusive o illegali. Si chiudono discoteche per risse nei dintorni, conclude Turato, ma sui centri islamici facciamo finta di nulla dove seppur chiuse la gente continua ad entrarci. Comune e Questura ci regalino un briciolo di legalità». Ancora più duro l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato: «Il centro islamico di viale Jenner andava chiuso da tempo, è infatti un vero e proprio covo di terroristi». Anche Andrea Pellegrini, assessore alla Sicurezza del Municipio 9 ha ribadito che la «moschea di viale Jenner è un grave problema di sicurezza sotto tutti gli aspetti» e che va chiusa subito.
La risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini non si è fatta attendere e promette soluzioni in tempi brevi: «Tra i tanti provvedimenti del pacchetto sicurezza ce ne sono anche riguardo alla presenza islamica organizzata, regolare e irregolare in Italia. Qualche settimana di pazienza e sulla mafia, sull’immigrazione, sulla lotta alla droga e sul rapporto con l’estremismo islamico ci saranno provvedimenti incisivi». IL GIORNALE.IT