Francia, ritorsione contro l’Italia alla frontiera: code chilometriche e attese infinite, colpa delle sigarette?

Il solito disprezzo dei francesi per gli italiani. Si parla di ciò che sta accadendo al confine italo-francese di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, dove si formano code chilometriche per chi vuole lasciare l’Italia, con gravi ripercussioni soprattutto per i frontalieri che lavorano a Monaco. Come riporta ilgiornale.it, da oggi – mercoledì 3 giugno -, giorno in cui l’Italia ha riaperto le porte ai galletti, dall’alba ci sono lunghissime code di auto, scooter e furgoni incolonnati. Le autorità francesi infatti eseguono controllo rigorosissimi sulle autocertificazioni, che non saranno più necessarie solo dal prossimo 15 giugno.

Il punto, però, è che quanto sta accadendo sembra essere una “ritorsione”, per dirla con le parole del segretario dei Frontalieri Autonomi Intemelli, Roberto Parodi, che come detto parla chiaro e tondo di “ritorsione da parte della Francia”. E ancora: “Le frontiere sono praticamente chiuse con controlli a tappeto che richiedono almeno tre minuti ciascuno – afferma -. Il risultato è che si sono formati sei chilometri di coda, tanto è la distanza che separa il centro di Ventimiglia dal confine”. Perché, dunque, questa ritorsione? “Non sappiamo se sia una questione commerciale o altro, ma fino a ieri mi trovavano nel Principato di Monaco ed ho potuto parlare con alcuni francesi, erano tutti felici di poter venire in Italia”.

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