Le sardine esultano per i morti in Lombardia: “Vi meritate tutto questo”
In questi mesi non abbiamo fatto altro che sentire infiniti appelli all’unità nazionale, alla collettività, alla condivisione del dolore e alla ripartenza compatta.
Il centrodestra ha provato a fornire molte soluzioni, ma il governo ha avuto la presunzione di fregarsene e di procedere per la propria strada. E i risultati si vedono. Quando però la coalizione formata da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini ha alzato i toni per smascherare le criticità dei decreti, si sono formati polveroni che hanno visto loro essere accusati di sciacallaggio e di non agire nell’interesse del Paese. Invece erano semplici esposizioni di realtà che oggi hanno contribuito ad affossare ulteriormente l’Italia. Ovviamente c’è chi non ha perso tempo per fornire ulteriori dimostrazioni della propria inconsistenza e malvagità facoltativa: le sardine. Chi se non loro?
Esatto, proprio coloro che si professano anti-odio, anti-violenza, anti-razzismo, anti-sovranismo e anti-destra. Cosa è successo? Alcuni di loro si sono resi protagonisti di vergognosi insulti e attacchi nei confronti della popolazione lombarda, messa a durissima prova dai danni provocati dell’emergenza Coronavirus. Parole di solidarietà? Parole di sostegno? Parole di coraggio? Macché, i pesciolini ancora una volta si sono contraddetti e sono andati all’assalto in maniera vile. Il tutto con commenti deplorevoli pubblicati sui canali social. “C’è un 30% di lombardi che tutto ciò non se lo merita, ma rimarranno come gli indiani”, si legge nella bacheca dell’Arcipelago delle Sardine. E c’è chi non ha usato mezzi termini per ribadire questo concetto: “State a casa vostra, ve lo meritate quello che è successo”.
L’odio delle sardine
Questa tesi sembra essere convintamente sostenuta da parecchi: “Se ne stessero a casa loro!”. “Con le manifestazioni sperano di far estendere il virus e di trasferirlo ad altri. Ridateci i nostri soldi, ladri”, aggiunge un altro utente. Probabilmente non lo sapevate, ma la Lombardia se l’è cercata, vero? Follia. “Continuate a difendere questa gente. Vi meritate tutto”. E dopo le minacce che hanno costretto il governatore Attilio Fontana a finire sotto scorta, ecco che si presentano puntuali gli appellativi ingenerosi ai danni della popolazione lombarda: “Assassini, ce ne ricorderemo”; “Stupisce la loro mancanza di reazione, forse in un’altra regione li avrebbero cacciati”; “La Lombardia è bruciata e tutti hanno paura della Regione e dei lombardi”.
Come riportato dall’edizione odierna di Libero, si sono manifestate accuse anche da parte di diversi meridionali preoccupati dalla riapertura dei confini tra le Regioni. Sarà vera paura per il Covid-19 o per un sentimento di rivalsa? Per molti prevale la seconda ipotesi: “State tranquilli, se fosse capitato bene a una regione del sud ci avrebbero isolati”; “Ci avrebbero ammazzati”. Con tanto di vittimismo c’è pure chi gode della drastica situazione: “Diciamocelo: abbiamo aspettato secoli prima che la cosa si invertisse un po’”; “Non dimentico il senso di fastidio che i settentrionali provavano nei miei confronti quando andavo in vacanza in città del nord sentendo mio accento meridionale; chi la fa l’aspetti, diceva mia nonna”. Se questo è essere anti-odio…
il giornale.it