Conte ha scocciato tutti con le sue ridicole sceneggiate
Chissà se Conte riuscirà a comprendere che l’incantesimo ormai è finito. Che le sue sceneggiate hanno stancato il popolo italiano. La partita del premier finirà malamente se l’unica cosa che i suoi patetici fan è strillare contro chi ieri si è tolto la mascherina come gesto di ribellione. Invece chi giorni fa voleva accoppare il presidente Fontana sotto la regione Lombardia è un gentiluomo.
Nelle piazze si grida libertà e Conte si tappa le orecchie. O finge di non sentire. Gli italiani urlano “traditori”, “abusivi”, invocano libertà. Sono tutti impazziti? Li volete sanzionare per gli assembramenti non graditi al regime? Sai che gliene frega a tutta quella gente davvero infuriata…
Conte, stop alle sceneggiate
Li ricominci a guardare i sondaggi, il premier cicisbeo. Va giù e perde sei punti in poche settimane, e a tutti noi ci tocca persino il destino di essere sfottuti dalla Grecia. Troppe sceneggiate e sciocchezze dagli incapaci ministri di Conte. Azzolina sulla scuola; Bonafede sulla giustizia; Bellanova con le sanatorie; e Boccia contro il popolo… A occhio e croce non era solo Toninelli il problema di una classe dirigente inetta, inadeguata a governare una grande Nazione.
Si rassegni, il presidente Conte. La protesta sociale divampa. E vedrà i numeri enormi il prossimo 4 luglio, alla grande manifestazione popolare promossa dal centrodestra. Ci sarà l’Italia a Roma.
Conte, stop alle sceneggiate
Li ricominci a guardare i sondaggi, il premier cicisbeo. Va giù e perde sei punti in poche settimane, e a tutti noi ci tocca persino il destino di essere sfottuti dalla Grecia. Troppe sceneggiate e sciocchezze dagli incapaci ministri di Conte. Azzolina sulla scuola; Bonafede sulla giustizia; Bellanova con le sanatorie; e Boccia contro il popolo… A occhio e croce non era solo Toninelli il problema di una classe dirigente inetta, inadeguata a governare una grande Nazione.
Si rassegni, il presidente Conte. La protesta sociale divampa. E vedrà i numeri enormi il prossimo 4 luglio, alla grande manifestazione popolare promossa dal centrodestra. Ci sarà l’Italia a Roma.
Il nulla assoluto sull’economia. Ciancia, Conte, pure sull’Europa. Parla come se avesse già in tasca i quattrini del Recovery Fund. Tapino. Arriveranno – se tutto andrà bene, se saranno bloccati i falchi del nord Europa – 81 miliardi a fondo perduto. dovremo restituirne 96. E quel che pioverà nelle casse dello Stato lo vedremo nel secondo semestre del prossimo anno. Nel frattempo la fame avrà contagiato più del Covid-19 le fasce più deboli della popolazione. E state pure a contestare chi protesta…
E il 4 luglio arriverà a Roma una moltitudine
Soprattutto c’è buio sul futuro prossimo venturo, su domani mattina, sui debiti che si accumulano, sulla cassa integrazione desiderio, sul lavoro che svanisce, su negozi e botteghe che chiudono.
L’autunno dell’Italia si prospetta terribile e la demenza che alberga a Palazzo Chigi inscena le dichiarazioni a raffica contro chi manifesta in piazza, magari in modo non ortodosso. Ma lo avete capito o no che quella gente non ci sta ad essere più randellata dalla burocrazia? Il decreto rilancio – avete avuto la faccia tosta di chiamarlo così – rimanda le norme mancetta a 98 decreti attuativi.
Al governo il nulla mischiato col niente. Propaganda e basta, sulla pelle di un popolo stufo di starvi a sentire.
Questo esecutivo rappresenta la vergogna della Nazione. E merita una grandissima risposta popolare all’inettitudine dell’esecutivo. Giorgia Meloni, Salvini e Berlusconi ci diano al più presto tutte le modalità. Il 2 giugno protesta simbolica, ma il 4 luglio dovremo essere davvero tantissimi. Ordinatissimi. Incazzatissimi. Ma fierissimi e italianissimi. Una moltitudine popolare.