Sea Watch 3, Carola Rackete? Tedesca, vegana e ricca: chi è la nuova eroina della sinistra
Èil nuovo mito della sinistra chic e radicale. Che adesso si precipita in massa sulla banchina di Lampedusa per accogliere Carola Rackete, capitano della Sea-Watch 3, che ha disobbedito al divieto di attracco ed ha puntato dritta con la sua nave il porto italiano. Ciao Greta Thumberg. Nel cuore della sinistra ora Carola prende prepotentemente il suo posto. Ecologista, vegana, poliglotta, plurilaureata. Rackete è volontaria della ong tedesca dal 2016. Una veterana. Nel 2017 coordina gli avvistamenti degli aerei da ricognizione della Sea-Watch, Moonbird e Colibrì, con i quali la ong individua i barconi carichi di migranti facendo scattare i soccorsi. Grande esperta di animali: è laureata in conservazione ambientale alla Edge Hill University nel Lancashire, con una tesi sugli albatros. Leggi anche: Sea Watch 3, nella comunicazione radio tuta l’arroganza di Carola Poi però è diventata una lupa di mare. È stata nostromo a bordo di navi oceanografiche nel Polo Nord per l’ Istituto Wegener specializzato in ricerca marina, fondazione con sede a Bremerhaven inserita nel circuito dei centri di ricerca ambientalista. A 25 anni è secondo ufficiale a bordo della Ocean Diamond. A 27 è sull’ Arctic Sunrise di Greenpeace. A chi la accusa di essere una figlia di papà, risponde: «La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto ho sentito un obbligo morale: aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità». Ieri la Rackete si è presta tutta la scena quando ha deciso di forzare il blocco: «Basta, entriamo. Non per provocazione, per necessità». Così ha sentenziato dal profilo twitter, annunciando che la Sea Watch 3 sarebbe entrata nelle acque territoriali italiane. «Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo». Poi altri aggiornamenti e video: «Le autorità italiane sono appena salite a bordo impedendoci di attraccare. Hanno controllato la nave ed i passaporti dell’ equipaggio e ora attendono istruzioni dai loro superiori. Io spero veramente che facciano scendere presto i migranti». Così il capitano Carola, aggiornando i suoi fan con un video postato dalla ong. È nata una star, insomma. Una star che però, almeno in teoria, rischierebbe fino a 15 anni di carcere per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina. di Salvatore Dama