Silvia Romano, il riscatto è stato pagato dal Qatar: spunta il dossier, intrigo internazionale senza precedenti
Il riscatto di Silvia Romano? Non è stato pagato dall’Italia, ma dal Qatar che in cambio si è preso l’uranio (destinato all’Iran) e ha versato poco meno di quattro milioni di dollari ai terroristi, che non compreranno armi (come il falso portavoce ha dichiarato a Repubblica) ma costruiranno grattacieli in Occidente. È la ricostruzione fatta dal sito specializzato Africa ExPress, che ha investigato in maniera molto approfondita il caso della 25enne milanese, ricostruendolo passo per passo fin dal principio. Silvia Romano non sarebbe altro che una pedina al centro di intrighi internazionali e affari riservati: a sganciare il denaro necessario a liberarla è stato il Qatar in quella che viene definita una triangolazione di dollari, armi, garanzie politiche e soprattutto uranio.
“Alleata dei turchi e degli italiani in Libia – si legge su Africa ExPress – amica dell’Iran, con cui Roma intrattiene ottimi rapporti, Doha appare subito come ottimo strumento per cavare le castagne dal fuoco. E poi il Qatar ha appena ordinato a Leonardo materiale bellico per oltre 5 miliardi di euro e la Fincantieri deve consegnare battelli militari per circa 4 miliardi. Ma c’è anche un altro piccolo, ma non insignificante, dettaglio: il generale Luciano Carta, capo dei servizi segreti esterni, dal 20 maggio prenderà il posto di presidente di Leonardo”. Quindi la trattativa con gli Shebab sarebbe stata condotta dai qatarioti che “non ci mettono molto a coinvolgere i leader dei terroristi, i quali a loro volta convincono i loro amici a rilasciare la ragazza catturata, in cambio di un bel pacco di dollari, ma un po’ meno dei 4 milioni sbandierati un po’ da tutti in Italia”.