Esplosione a Bologna. Parla il poliziotto eroe. Se non fosse stato per lui….ecco cosa poteva succedere.
Non è mancato il coraggio a questo ragazzo, che dopo lo scoppio si è lanciato nelle fiamme per salvare molte vite.
Un vero eroe. Così lo racconta la cronaca di oggi. La tragedia di Bologna raccontata dalla voce di chi ha vissuto attimi di vero panico. Ma la paura di perdere la vita non lo ha frenato.
Leggiamo cosa racconta Il Giornale:
È stato tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente e ha chiesto di evacuare la zona, salvando così diverse persone e automobilisti dal terribile impatto dell’esplosione dell’autocisterna. Ma non vuole essere chiamato “eroe”: “Non sono Rambo”, afferma al Corriere e sottolinea: “Io sono Riccardo, sono un poliziotto e ieri ho fatto solo il mio lavoro. Mi lusinga l’appellativo di eroe ma sono sicuro che qualunque altro poliziotto o carabiniere che si fosse trovato in quella situazione avrebbe fatto quel che ho fatto io: cercare di garantire la sicurezza dei cittadini”.
Una mossa che probabilmente ha salvato decine di vite se si pensa al flusso di auto presente in quelle ore su quel tratto. Poi a piedi si è avvicinato al luogo dell’incidente e ha chiesto a chi era lì vicino intento a scattare foto e a fare video di allontanarsi. Un istante dopo la deflagrazione violentissima.
L’agente era a 20 metri dall’autocisterna. “Con l’adrenalina in corpo – racconta ricostruendo gli istanti successivi – sono riuscito ad alzarmi e con la schiena bruciata ho continuato a far allontanare la gente. Il mio collega mi ha gettato dell’acqua sulla schiena e insieme a lui e ai carabinieri di Borgo Panigale siamo riusciti a portare i feriti nella caserma dell’Arma”. Poi il ricovero in ospedale a Cesena dove oggi è arrivato in visita il premier Giuseppe Conte.
L’ero si chiama Riccardo Muci. Anche il premier Conte è stato in ospedale per congratularsi personalmente del gesto eroico del poliziotto.
Nella strage, però, ha perso la vita un uomo. Raccontano di lui come un autista professionista. E’ lutto e si indaga per la verità.
Fonte: ilgiornale